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SALUTE E BENESSERE
Una Folata di salute
L'importanza dell'acido folico, soprattutto nell'alimentazione
delle donne.
L’alimentazione italiana (il femminile
è doppiamente giustificato) è facilmente carente di FOLATI:
fattori essenziali per la sintesi del DNA (e RNA) e del sangue. Una carenza
che in occasione di gravidanza sfavorisce - e arriva a danneggiare con
una significativa incidenza – sin già dall’inizio il
valido sviluppo degli embrioni e poi la sana conformazione dei nascituri.
Nel corso del conferenza del 7 settembre al Circolo della Stampa di Milano,
moderata da Sergio Angeletti, hanno dato esaustive spiegazioni: Enrico
Garaci: Presidente Istituto Superiore Sanità; Domenica Taruscio:
Responsabile Centro Nazionale Malattie Rare; Giancarlo Palmieri: Membro
Commissione Tecnico-scientifica AIFA; Direttore del Dipartimeto .Medicina
Interna ,‘Niguarda’; PierPaolo Mastroiacovo International
Clearinghouse Birth Defects Surveillance and Research.
Virtualmente la dieta ‘media’ dell’italiano ‘medio’
potrebbe contenere un apporto di acido folico sufficiente per la propria
salute, ma la precarietà delle abitudini alimentari fa sì
che in realtà non sia così: tanto meno per le raddoppiate
esigenze delle Italiane in gravidanza . I cibi più ricchi di acido
folico sono: gli ortaggi a foglie verdi come spinaci, indivia e bieta,
gli asparagi, i carciofi, i cavolini di Bruxelles, gli agrumi, i legumi
(fagiolini specialmente), le nocciole. Il fabbisogno giornaliero è,
per le singole persone sane, di almeno 0,2 milligrammi. Ma per le donne
in gravidanza il fabbisogno quotidiano raddoppia a 0,4 mg, dal momento
che il feto - in fase di sviluppo - attinge naturalmente dalle risorse/riserve
materne: che quindi devono esserci e cospicue . I difetti congeniti sono
un importante problema socio-sanitario associati a diversi fattori di
rischio genetici, ambientali e alimentari. Un aumentato apporto peri-concezionale
della vitamina B9 – più specificatamente denominata acido
folico, contenuta principalmente in verdura e frutta - si è dimostrato
importante per ridurre il rischio di gravi malformazioni: in primo luogo
i difetti del tubo neurale (Cervello-encefalo-midollo spinale], ma pure
malformazioni cardiache, focomelia, nonché labio-palato schisi.
Per tali motivi occorre integrare l’educazione alimentare per una
dieta corretta ed equilibrata, garantire la disponibilità di alimenti
folico-rinforzati e provvedere ad una supplementazione sistematica di
acido folico nel periodo periconcezionale.
Il 26 Aprile 2004 si è tenuta presso l’Istituto Superiore
di Sanità (ISS) la prima riunione nazionale del “Network
Italiano Promozione Acido Folico per la Prevenzione Primaria di Difetti
Congeniti”, promosso dal Centro Nazionale Malattie Rare-ISS - coordinato
dalla prof. Domenica Taruscio - e dall’International Center on Birth
Defects - Responsabile prof. Pierpaolo Mastroiacovo - in collaborazione
con il Birth Defects and Developmental Disabilities, Centers for Disease
Control and Prevention, Atlanta, USA - Resp. Prof. Lorenzo D. Botto -.
Obiettivo principale del Network è “promuovere, armonizzare
e rendere più visibili azioni in favore di un maggior apporto di
Acido Folico nel periodo periconcezionale, come strategia necessaria per
attuare programmi di prevenzione primaria di alcuni difetti congeniti”.
Il Network ha già realizzato la Raccomandazione per l’uso
periconcezionale dell’acido folico e, attualmente, si sta adoperando
per darne massima diffusione su tutto il territorio nazionale.
Lo Studio Angeletti è, a disposizione
per ulteriori informazioni:
Tel. 02 26684037- fax 02 700509219
e mail unicornw@tin.it
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