SALUTE E BENESSERE

Enotria 2006, l’annuario edito dall’Unione Italiana Vini

Un’edizione interamente dedicata a “Vino e salute” verrà presentata alla stampa a Milano il 30 marzo

L’edizione 2006 dell’annuario “Enotria”, interamente dedicata all’argomento “vino e salute”, si presenta in anteprima alla stampa giovedì 30 marzo, alle ore 11.30, presso la Sala Parlamentino del Palazzo dei Giureconsulti a Milano (via Mercanti 2). Alla conferenza stampa interverranno Andrea Sartori, presidente dell’Unione Italiana Vini, Alberto Bertelli, dell’Università degli Studi di Milano e presidente della Sottocommissione “Vino e salute” dell’Oiv (Organizzazione internazionale della vigna e del vino), e Marco Mancini, direttore responsabile di “Enotria”. L’iniziativa è in collaborazione con Ance, Associazione nazionale cardiologi del territorio.
È nel 1991 che per la prima volta si accendono i riflettori su questo argomento: un ricercatore francese di nome Serge Renaud “sciocca” il mondo rivelando alla televisione americana i sorprendenti risultati di uno studio epidemiologico sul rapporto tra consumo di vino ed effetti benefici per la salute. Lo studio passa alla storia sotto il nome di “paradosso francese”.
Da allora la ricerca ha fatto molti passi avanti e oggi è scientificamente provato che un moderato consumo di vino ha effetti positivi sulla salute. Molti però sono ancora i pregiudizi e i limiti dell’informazione e per questo “Enotria” propone un quadro d’insieme del rapporto vino e salute che non si limita soltanto ai puri dati scientifici, ma prende anche in considerazione molti aspetti di tipo economico, politico e istituzionale con cui sempre più spesso questo fenomeno deve confrontarsi.
“La ricerca”: molte sono state le difficoltà che il vino ha dovuto affrontare per entrare nel mondo della ricerca, non solo per motivi di ordine economico, ma anche e soprattutto “filosofico”. Grazie a interviste esclusive ai nomi più noti del mondo accademico internazionale, dagli Usa alla Francia, passando per il Sudafrica, l’Australia e toccando naturalmente anche l’Italia, impegnata in prima linea e con ricercatori di primissimo livello, viene delineato un quadro complessivo delle ultime ricerche scientifiche e delle prospettive che aprono gli studi in corso.
“La politica”: “Enotria” tocca l’aspetto istituzionale, analizzando il ruolo e le iniziative, poche e talvolta discutibili e confuse, messe in atto dall’Organizzazione mondiale della sanità, dall’Unione Europea e dal nostro Governo.
“L’alimentazione e la comunicazione”: ampio spazio viene dato al ruolo del vino in una corretta alimentazione (dieta mediterranea), agli aspetti legati alla medicina estetica, ai fitocomplessi, per arrivare alla comunicazione e al marketing.
“L’opinione del consumatore”: un sondaggio sul tema “vino e salute” condotto da “Enotria” su 500 consumatori tra Milano, Roma e Napoli offre uno spaccato interessante del livello di conoscenza sviluppato oggi in Italia e mettendo in luce l’esigenza di una maggiore e più qualificata informazione.
“Lungi da noi l’idea di considerare il vino un medicinale – spiega Marco Mancini, direttore di ‘Enotria’ -. Il vino è e resta un grande piacere per i sensi e per l’anima, ma perché ignorare la sua capacità, più volte scientificamente confermata, di prevenire alcune diffuse e pericolose malattie? Credo sia giusto ricordare l’affermazione di Serge Renaud, uno dei padri del ‘paradosso francese’: ‘A chi sbandiera i dati delle intossicazioni da alcol suggerirei di fare un paragone con il numero di infarti miocardici nei Paesi in cui non si consuma vino’ ”.

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