SCHEDE

Nuovo rinascimento possibile per la Valle della Preistoria
Inaugurato a Capo di Ponte "Graffitipark", grande parco pluri-tematico con un Giardino Alpino e svariati laboratori didattici delle tradizionali attività locali, ambizioso progetto culturale voluto da enti pubblici e da privati

Capo di Ponte, 19 ottobre 2003. Dal cuore della Valle Camonica, che custodisce una concentrazione senza pari per una valle alpina di beni storici e culturali, partono insieme una grande realizzazione e un appello a unire le migliori forze per "aprire compiutamente, prima a noi stessi e poi al mondo, i forzieri colmi di tesori che abbiamo sotto gli occhi e che distrattamente ancora teniamo in gran parte chiusi e dimenticati in un angolo".
Protagonista umile (ma non per questo non identificabile) dell'uno e dell'altro fatto l'archeologo Ausilio Priuli, colui che in oltre trent'anni di instancabile fervore scientifico e sperimentale ha fatto uscire dai libri per iniziati la conoscenza della Preistoria e della Storia camune per portarla al livello di tutti, in particolare dei più piccoli, con i suoi celebri "musei da vivere", che tanto interesse hanno suscitato e ai quali arride un meritato successo mediatico e di pubblico. Preistoria e Storia divenute, soprattutto, preziosa materia prima peril possibile riscatto dalla marginalità e volano di sviluppo d'una intera comunità.
Inaugurazione in grande stile, dunque, per Graffitipark, il Parco Museo-Giardino Alpino realizzato a Capo di Ponte grazie alla sinergia fra enti pubblici (Comunità Montana e BIM di Vallecamonica, Comune di Capo di Ponte, Parco dell'Adamello) e società Graffitipark, che ha come direttore scientifico il suo ideatore, proprio lo stesso dottor Priuli. Si tratta di una grande e modellata area verde di ben otto ettari sulla destra orografica dell'Oglio, ai piedi della maestosa Concarena, dove sono stati ricostruiti gli ambienti naturali della vallata, compreso un lago, e si è creata al centro un'articolata ed armonica struttura d'accoglienza per i visitatori (non solo scolaresche), con laboratori didattici che spaziano dall'archeologia preistorica, industriale ed agraria, alla botanica e alle piante officinali, dalla mineralogia al folklore.
Nel suo saluto della mattina, dopo la Messa, Priuli ha detto: "Finalmente possiamo presentare al pubblico questa struttura che, insieme all'Archeodromo e al Museo d'Arte e Vita preistorica (si trovano nella frazione di Cemmo, a poca distanza, N.d.R.) si inserisce in un progetto didattico e di promozione del territorio camuno e del suo incredibile patrimonio storico e archeologico: l'intera valle è un museo all'aria aperta che è importante saper valorizzare". Egli ha poi presentato i suoi collaboratori: Franco Carasi per la Mineralogia e i fossili, Enzo Bona per la Botanica, Fulvia Scarduelli per le tradizioni popolari. Numerose le autorità civili presenti, tra cui il presidente della Comunità Montana, Giampiero De Toni, che ha detto: "L'apertura ufficiale di questa struttura all'avanguardia nei servizi didattici e scolastici è un evento pieno di significato per la valle e testimonia che un impegno della Comunità montana con i privati e con gli uomini di cultura è possibile per una crescita economica e sociale di questo territorio"; l'on. Davide Caparini: "dall'anno prossimo, ha assicurato, la tanto attesa superstrada arriverà alle porte del parco, per poi proseguire verso Edolo. Questo ci permetterà di chiudere un capitolo aperto ormai da 25 anni". Sono inoltre intervenuti l'assessore regionale Mario Scotti, il presidente dell'APT del Bresciano Carlo Zani, il consigliere regionale presidente della Commissione Affari Istituzionali Germano Pezzoni e il presidente di FederBIM Edoardo Mensi, invitati a portare il loro saluto dal presidente della Graffitipark Erminio Cattane.
La nuova realtà, ha rilevato il sindaco di Capo di Ponte Enrico Tosini, sarà un riferimento importantissimo sia per il turismo scolastico sia per quello culturale del nostro bacino, dove solo lo scorso anno ci sono stati oltre 80mila visitatori al vicino Parco Nazionale Incisioni rupestri di Naquane.
Giampiero De Toni ha sottolineato anche come Graffitiprak sia solo il primo d'una serie di progetti per "fare sistema", tesi a valorizzare diversi luoghi della Valle. "Un sistema in cui - ha chiosato lucidamente Ausilio Priuli nella sua prolusione dal titolo "Beni culturali e turismo in Valcamonica" durante il convegno tenuto a margine dell'inaugurazione - il turismo è necessariamente l'industria strategica, le cui potenzialità si devono far emergere allargando il concetto di "bene culturale" a tutte le evidenze antropiche presenti sul territorio".
Non solo le incisioni rupestri dunque, ma tutta la cultura materiale (forni e miniere, archeologia artigiana e industriale, edilizia rurale, ecc., ecc.), gli insediamenti umani (dalla Preistoria alla Romanità, dal Medioevo al Rinascimento), l'arte pittorica (Pietro Da Cemmo e Romanino, ma non solo), la scultura lignea (i Ramus, il Fantoni, ecc.), le chiese, i monasteri e i castelli, i lasciti culturali, storici e religiosi dei grandi Camuni (Zendrini, Golgi,Tovini, Innocenzo da Berzo e altri).
Il convegno è proseguito con la relazione di Valeriano Cattane, direttore del Consorzio della castagna di Paspardo, su "Prodotti tradizionali: cura e sviluppo del territorio" e della prof.ssa Anna Giorgi della Facoltà di Agraria di Milano (sede di Edolo), che ha portato il saluto del direttore del corso prof. Giuseppe Lozzia, su "La Coltivazione delle Piante Officinali".
Alle ore 13 s'è tenuto il banchetto degli invitati presso il restaurato Hotel Graffiti (capace di 130 posti letto, facente parte del complesso), con un menu tutto all'insegna della gustosa gastronomia camuna. Di seguito, nel pomeriggio, il parco-museo ha mostrato la sua operatività con una serie di degustazioni di prodotti tipici, dimostrazioni di antichi mestieri, uso di armi preistoriche e attrezzi quotidiani degli antichi Camuni, che hanno entusiasmato il numeroso pubblico intervenuto.
Per maggiori informazioni: www.graffitipark.it

Antonio Stefanini


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