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SALUTE
E BENESSERE
Sicurezza alimentare, in Europa controlli
sempre più efficaci
Cresciuti del 40% i casi di contaminazione
rilevati grazie agli appositi piani di ispezione e analisi. Minime preoccupazioni
in fatto sia di alimentazione animale che di residui, ma occorre maggiore
consapevolezza da parte dei consumatori nella gestione dei prodotti dal
supermercato alla tavola
Nel 2013 in Europa le notifiche di contaminazioni
negli alimenti a base di carne di pollo sono aumentate del 40%; i casi
riguardano soprattutto carni importate, in particolar modo da Argentina
e Brasile, mentre tra i Paesi comunitari la ‘maglia nera’
spetta ai prodotti provenienti dalla Polonia. L’incremento delle
segnalazioni è dovuto essenzialmente al costante miglioramento
delle attività istituzionali di controllo in tutta la UE; in questo
contesto l’Italia, grazie agli elevati standard qualitativi delle
operazioni ispettive, si conferma ai massimi livelli di affidabilità
sia su scala continentale che globale. Se ne è parlato questa mattina
a Cremona nel corso del convegno sulla sicurezza alimentare dei derivati
della carne suina e avicola organizzato da Cremonafiere in collaborazione
con AITA (Associazione Italiana Tecnologia Alimentare) in seno alla 69esima
edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte.
Silvia Gallina – responsabile del laboratorio per la tipizzazione
della salmonella per l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del
Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – ha snocciolato i numeri
aggiornati sui controlli di filiera. L’ultimo Piano Nazionale Alimentazione
Animale a cura del Ministero della Salute ha registrato 17 casi di positività
alla salmonella su un totale di 1.563 esami effettuati, pari all’1,8%
del campione di mangimi e additivi analizzati nell’ambito dei controlli
in allevamento. “Una quota marginale, che attesta l’accurato
lavoro svolto dagli operatori professionali – ha commentato Gallina
–; tuttavia l’intera filiera, a partire dagli allevatori,
desidera che la qualità diventi un elemento costante sino al consumatore
finale per consentire una scelta informata e consapevole”. Quanto
ai dati del Piano Nazionale Residui, i casi di non conformità verificati
su suini e volatili sono prossimi allo zero (precisamente 0,12%), mentre
le percentuali si fanno più consistenti spostando il focus sui
prodotti a base di carne che finiscono direttamente nelle case dei consumatori:
“Il Piano Regionale Alimenti del Piemonte del 2013 ha annotato 26
situazioni di positività su 438 campioni – ha evidenziato
Gallina –: nel 5% dei casi, in sostanza, si sono rilevate
tracce di salmonella o listeria. In questa precisa fattispecie, naturalmente,
incide in misura decisiva il comportamento del consumatore: l’ultimo
anello della catena, ovvero quello tra il supermercato e la tavola, va
gestito con consapevolezza ed estrema attenzione”. Insomma: da un
lato la progressiva dilatazione della filiera dovuta alle dinamiche della
globalizzazione viene monitorata con successo dai controlli sempre più
frequenti e stringenti da parte dell’autorità; dall’altro
l’ultimo (e più breve) segmento del processo viene ancora
vissuto in maniera troppo disinvolta dal consumatore.
A proposito di allerte igienico-sanitarie è intervenuto il docente
del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie dell’Università
di Parma Stefano Bentley che si è concentrato sul lack of communication
in tema di sicurezza alimentare: “In Europa le notifiche di contaminazione
sono cresciute del 40% in un anno, con numeri che per la salmonella sono
addirittura triplicati. Ne avete forse sentito parlare? Di certo l’enfasi
mediatica sul food safety è svaporata: ormai si parla pochissimo
delle problematiche agroalimentari. E’ certamente un bene non rinfocolare
inutili isterismi, ma ultimamente mi chiedo sempre più spesso se
ci troviamo di fronte ad un pericoloso calo di attenzione. D’altro
canto l’ultima vicenda che ha conquistato le prime pagine dei giornali
è stata lo scandalo della carne equina negli hamburger: non una
contaminazione, ma, piuttosto, un episodio di frode alimentare”.
Paolo Bodini
Responsabile Ufficio Comunicazione ed Eventi di CremonaFiere
Tel. +39 0372-598206
Cell.+39 345-2586239
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