FATTI E PERSONE

Italia attacca Gb per 'semaforo' su etichetta cibi
Richieste Roma a Consiglio competitività Ue, Londra si difende

L'Italia si prepara ad 'attaccare' nuovamente l'etichetta alimentare a 'semaforo' inglese, al Consiglio dei ministri della competitività dell'Ue, a Bruxelles. Londra infatti, sostiene Roma, raccomandando di applicare tre codici - verde, giallo o rosso - sugli imballaggi degli alimenti, suggerisce un giudizio globale che può creare una distinzione tra prodotti 'buoni' e 'cattivi'. E i primi ad essere penalizzati sono proprio le eccellenze del made in Italy. Per l'Italia c'è in gioco il quarto mercato al mondo per la produzione alimentare - quello del Regno Unito - con un fatturato di 2,25 miliardi di euro.
L'Italia chiederà quindi all'Ue di intervenire "valutando attentamente' gli effetti del labelling inglese" sotto il profilo "del mercato Ue, della competitività industriale, dell'informazione corretta ai consumatori, della salvaguardia dei marchi di qualità". Londra, in una lettera ai Partner smentisce di voler orientare la scelta dei consumatori, sostenendo di voler affrontare un problema di sanità pubblica.
Sarà la terza offensiva italiana al Consiglio Ue, dopo quelle con i ministri della salute e dell'agricoltura, che ha già permesso a Roma di portare sulle sue posizioni 16 Stati membri: Grecia, Francia, Spagna, Portogallo, Cipro, Lussemburgo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Belgio, Bulgaria, Croazia, Irlanda, Repubblica Ceca, Lettonia e Ungheria. (ANSA)


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