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SALUTE
E BENESSERE
Stop a obesità e fame, nel Protocollo di Milano le linee per un
mondo sostenibile
Agire per cambiare un mondo in cui fame e carestia convivono
con sprechi alimentari smisurati, in cui l’obesità dilaga
e si muore di malnutrizione, in cui la produzione di biocarburanti e mangimi
prevarica l'utilizzo di terra e acqua per le colture essenziali. E' questo
l'obiettivo ambizioso del Protocollo di Milano sull'Alimentazione e la
Nutrizione promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition
e che verrà lanciato in occasione di Expo 2015.
Il Protocollo, ispirato all'esempio di quello di Kyoto sull'ambiente,
dà l'occasione all'Italia di prendere la leadership che merita
nel settore dell'alimentazione. Il documento, scritto con il contributo
di 500 esperti internazionali e sostenuto da 5mila privati e oltre 70
tra organizzazioni e istituzioni da Legambiente al Wwf, da Eataly di Farinetti
a Slow Food di Petrini, passando per la Coldiretti e le istituzioni europee
impegna chi decide di sottoscriverlo a una serie di azioni finalizzate
a conseguire modelli di consumo e di produzione più sostenibili.
In particolare, le parti si impegnano a ridurre del 50% entro il 2020
l’attuale spreco di oltre 1,3 milioni di tonnellate di cibo commestibile,
ovvero un terzo della produzione totale di alimenti e quattro volte la
quantità necessaria a nutrire gli 868 milioni di persone malnutrite
nel mondo.
Tre i pilastri su cui si fonda il protocollo: il contrasto allo spreco
alimentare, la promozione di un'agricoltura sostenibile e la lotta a fame
e obesità.
Per quanto riguarda il capitolo agricoltura, l'indicazione che viene dal
protocollo è quella di promuovere filiere corte, incentivare il
consumo di frutta e verdura di stagione secondo i ritmi di madre natura
ed espandere la pratica degli orti fai da te.
Per contrastare l'obesità, oltre all'attività fisica basata
non necessariamente sulla palestra ma sulle quotidiane opportunità
di movimento come il fare le scale o spostarsi a piedi, il protocollo
punta anche sulla dieta mediterranea che si conferma essere la più
completa anche per i bambini, in grado di offrire il giusto apporto nutrizionale
attraverso un corretto bilanciamento degli alimenti. (www.adnkronos.com)
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