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SALUTE
E BENESSERE
L'alcol provoca oltre 17.000 decessi ogni anno
Il consumo di alcolici non solo crea dipendenza, violenza e
incidenti, ma aumenta il rischio di sviluppare patologie correlate. È
quanto emerge dal rapporto diffuso dall'Organizzazione mondiale della
sanità sul consumo di alcol. Per questo motivo è bene osservare
qualche regola per scongiurare effetti negativi.
In Italia l'impatto dell'alcol sulla mortalità è notevole:
i decessi ogni anno sono oltre 17.000, con quote prevalenti
per tumori maligni e incidenti stradali. È quanto emerge dal rapporto
sul consumo di alcol diffuso dall'Organizzazione mondiale della sanità.
Soprattutto tra i giovani fino ai 24 anni l'alcol è il principale
fattore di mortalità prematura, a causa delle correlazioni dirette
con l'incidentalità stradale. Prima di mettersi al volante, perciò,
è bene essere prudenti.
Oltre 7 milioni di italiani sono a rischio
Nel nostro Paese, secondo un altro studio dell'Osservatorio nazionale
alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, i consumi di alcol
pro capite mostrano una diminuzione dai 10,5 litri di alcol puro all'anno
nel triennio 2003-2005 ai 6,7 litri nel periodo 2008-2010. Il vino è
la bevanda alcolica più diffusa (66%), seguito dalla birra (23%)
e liquori (11%) e, dal confronto tra i due sessi, emerge che le donne
bevono mediamente meno degli uomini. I consumatori italiani
a rischio sono oltre 7 milioni: le percentuali più elevate si concentrano tra
gli uomini di età compresa tra i 65 e i 74 anni e tra gli
ultra 75enni, per un totale di circa 2 milioni di anziani. Secondo le
stime, inoltre, circa un milione di bambini, adolescenti e giovani sotto
l'età minima legale consuma bevande alcoliche.
Quando gli effetti negativi superano quelli
positivi
L'organismo umano riesce a tollerare l'alcol etilico senza che ne derivino
danni evidenti solo se, durante i pasti, non si superano giornalmente
più di due-tre unità alcoliche (pari a due-tre bicchieri
di vino da 125 ml o a due-tre lattine di birra chiara da 33 cl) per
gli uomini. Per la donna, invece, sia per la diversa costituzione fisica
che per la capacità di metabolizzare l'alcol, la soglia non deve
superare le due unità alcoliche giornaliere (pari a due
bicchieri di vino da 125 ml o a due lattine di birra chiara
da 33 cl) mentre gli anziani è bene che non superino la singola
unità alcolica. Queste quantità sono intese come i limiti
massimi oltre i quali gli effetti negativi cominciano a prevalere su quelli
positivi.
In quali casi è bene astenersi
Il divieto è da considerarsi assoluto per bambini e adolescenti.
In gravidanza e durante l'allattamento è preferibile non concedersi
più di un bicchiere alla settimana e, se si soffre di una malattia
acuta o cronica, se si assumono farmaci o se si deve guidare, è
bene astenersi del tutto. L'Organizzazione mondiale della sanità,
infine, riprende anche il grave problema della diffusione del consumo
eccessivo occasionale: il cosidetto binge-drinking, infatti, coinvolge
nel mondo circa il 16% dei bevitori.
(www.altroconsumo.it)
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