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SALUTE
E BENESSERE
Salute: bimbi italiani mangiano male, saltano colazione, tv accesa
a tavola
Nonostante 2 genitori su 3 (64%) dichiarino di conoscere le regole
alimentari di base, sembrano consolidarsi delle tendenze poco sane
Peggiorano le abitudini alimentari
dei ragazzi italiani. Nonostante 2 genitori su 3 (64%) dichiarino di conoscere
le regole alimentari di base, sembrano consolidarsi delle tendenze poco
sane come non mangiare la frutta e verdura, saltare la colazione, concentrare
i pasti piuttosto che fare i 5 consigliati al giorno, o mangiare con la
tv accesa. E' la fotografia scattata dalla ricerca 'Lo stile di vita dei
bambini e dei ragazzi', realizzata da Ipsos per Save the Children e Mondelez,
presentata oggi a Roma in occasione dei 3 anni di attività di 'Pronti,
Partenza, Via!', progetto promosso nelle aree periferiche di 10 città
italiane, per favorire la pratica motoria e sportiva e l'educazione alimentare
dei bambini. Progetto che proseguirà anche nel 2014.
Dall'indagine emerge una flessione nel numero dei bambini e adolescenti
che mangia frutta e verdura ad ogni pasto (35% a fronte del 37% nel 2012)
o una volta al giorno (35% contro il 39% dell'anno precedente) e un aumento
di coloro che non l’assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a
settimana (31% contro il 24% del 2012). Per quanto riguarda il numero
e regolarità dei pasti, risulta un dato particolarmente critico
circa la prima colazione che ben un quarto dei ragazzi non consuma regolarmente:
il 9% mai, il 16% a volte sì e a volte no. Inoltre, con il crescere
dell'età questo pasto perde il suo fondamentale ruolo e ben il
14% dei 14-17enni non lo consuma mai a casa ma al bar. Quanto al pranzo,
circa metà dei ragazzi ha l'opportunità di consumarlo con
almeno un genitore (49%) o comunque a casa in compagnia di qualcuno (14%).
La mensa scolastica serve solo un quarto dei ragazzi intervistati, che
sale a metà circa (48%) tra i 6-10enni.
La presenza della famiglia intorno al tavolo a cena risulta invece una
costante nel tempo per quasi il 90% delle famiglie con bambini e ragazzi,
anche se un convitato che risulta spesso presente è la tv, accesa
sempre in 4 famiglie su 10, occasionalmente nel 35% dei casi e assente
soltanto in un quarto dei casi. La presenza della tv non è certo
legata all'assenza di vigilanza genitoriale, ma è anzi una presenza
bene accetta nella metà dei casi o comunque tollerata (41%). Il
fuori pasto è un'abitudine che riguarda il 70% circa dei giovani
intervistati, con maggiore occasionalità al crescere dell'età.
Pomeriggio e metà mattina risultano alternativi per circa il 40%
dei ragazzi intervistati, mentre solo un ragazzo su 5 fa 2 break al giorno.
L'obesità minorile in Italia appare per i genitori un problema
visibile e consueto: continuano a ritenere - in linea con il passato -
che più di un terzo di bambini italiani sia sovrappeso oppure obesi
e un altro terzo che questa percentuale stia comunque tra il 20% e il
30%. I bambini più piccoli sono, secondo la percezione dei nostri
intervistati, colpiti in misura quasi doppia rispetto agli adolescenti.
Tuttavia, quando si tratta di valutare lo stato di salute del proprio
figlio, solo un genitore circa su 10 ammette un sovrappeso, mentre per
l'80% delle famiglie i propri figli sono assolutamente nella norma.
"Se a delle cattive abitudini alimentari si associa, come spesso,
accade, l'assenza di un'adeguata pratica sportiva e motoria, le conseguenze
sul benessere di un bambino o un adolescente, sia sul piano fisico che
emotivo, possono diventare rilevanti", commenta Valerio Neri, direttore
generale di Save the Children Italia. Da qui l'esigenza di avviare, nel
2011 - insieme a Mondelez International Foundation e in partnership con
il Centro sportivo italiano (Csi) e l'Unione italiana sport per tutti
(Uisp) - il progetto 'Pronti, Partenza, Via!'. Obiettivo: sensibilizzare,
informare e coinvolgere bambini, genitori, insegnanti e operatori del
settore per promuovere stili di vita più salutari in aree particolarmente
disagiate di 10 città italiane: Torino, Genova, Milano, Aprilia,
Ancona, Sassari, Napoli, Bari, Palermo e Catania.
"A distanza di 3 anni sono 70.000 i bambini e gli adulti raggiunti,
10 le aree sportive e verdi anche pubbliche riqualificate e utilizzate
per attività motorie, ricreative ed educative, 1.400 i professionisti
coinvolti, fra operatori, insegnanti, pediatri, nutrizionisti", spiega
Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children
Italia. "L'intervento è consistito nel recupero e messa in
opera di spazi come campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi
polivalenti, skate e roller park, piste podistiche e ciclabili, con l'obiettivo
di farne dei luoghi aperti a tutto il quartiere, contribuendo così
a contrastare fenomeni di emarginazione ed esclusione sociale. Inoltre
sono state organizzate sessioni informative su alimentazione e stili di
vita salutari nelle scuole primarie e sono stati aperti 10 punti informativi
dove le famiglie possono incontrare nutrizionisti e pediatri", spiega
ancora Milano. Oggi e domani (ingresso gratuito, dalle 10 alle 18) sarà
possibile visitare la mostra fotografica 'Pronti, Partenza, Via!'. Le
foto sono state scattate da Francesco Alesi in varie città italiane
e rappresentano 'I luoghi restituiti ai bambini' e 'I protagonisti del
progetto'. (www.adnkronos.com)
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