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SALUTE
E BENESSERE
Appello medici famiglia, italiani, dovete bere di più
La media è di un litro al giorno,
metà di quanto raccomandato
Poco più di un litro al giorno
è la quantità media di liquidi che gli italiani introducono
nel loro organismo. Un valore troppo basso, inferiore del 50% rispetto
alle raccomandazioni mediche. Emerge dai primi risultati dello studio
'Liz', condotto su 2000 pazienti adulti dei medici di famiglia di tutta
Italia, che ha rilevato anche altri parametri: dello 'stile di vita' al
consumo di zuccheri, a quello di bibite alcoliche, dolci, latte, frutta,
fino all'attività fisica.
E a prima vista, dalla ricerca - realizzata in collaborazione tra la Società
Italiana di Medicina Generale (Simg) e Nutrition Foundation of Italy (Nfi)
- salta agli occhi proprio il problema dei liquidi: gli italiani si fermano
infatti a una media di un litro e 115 centilitri a testa al giorno, cioè
metà di quanto raccomandano i medici. E' importante invece bere
in modo adeguato perché i liquidi intervengono in tutte le reazioni
metaboliche delle cellule e sono il principale mezzo di trasporto per
le sostanze nell'organismo.
Il consumo medio di alcol e bevande alcoliche, pari a 10 grammi di vino
al giorno per gli uomini e ancor meno per le donne, è invece 'rassicurante';
mentre non lo è il dato sulla quantità di attività
fisica, poiché un quarto degli uomini e il 34% delle donne dichiarano
di farne meno di 15 minuti al giorno.
''Quanto all' introito medio di zuccheri - afferma Andrea Poli, presidente
di Nfi - non siamo di fronte ad apporti elevati: si tratta di 68 grammi
al giorno per gli uomini e di 66 grammi per le donne. Dati che - commenta
- confermano come sia difficile immaginare di risolvere il problema del
sovrappeso in Italia comprimendo semplicemente il consumo di zucchero''.
''Sono ben altri - commenta Ovidio Brignoli, Vicepresidente Simg - i fattori
che incidono sull' obesità, una patologia che colpisce ormai il
10% degli italiani: accade infatti che il 45% dei maschi e il 33% delle
femmine non presta attenzione alle calorie che introduce, correndo ai
ripari solo quando il grasso ha già iniziato ad accumularsi''.
Per educare gli italiani a una dieta sana, Brignoli annuncia che la Simg
sta preparando una serie di schede sui cibi, sulle loro caratteristiche,
sulle modalità di cottura, da inviare a 500-600 medici affinché
li illustrino ai loro assistiti, i cui dati saranno raccolti ad ogni visita
successiva e inseriti in un database. L'obiettivo è raggiungere
30 milioni di persone. (www.ansa.it)
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