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SALUTE
E BENESSERE
Allerta alimentare per rischio salmonella
Scatta il ritiro del formaggio francese
Reblochon AOP. Lo segnala l'Ufficio federale della sicurezza alimentare
e di veterinaria svizzero (USAV) che raccomanda alla popolazione di non
mangiarlo
Il comunicato diffuso dall'Ufficio federale
della sicurezza alimentare e di veterinaria svizzero è molto chiaro
e non lascia spazio a dubbi. Nel formaggio francese a base di latte crudo
Reblochon AOP sono state trovate salmonelle. Tutti i lotti in commercio
possono essere contaminati da salmonella e per questo motivo il produttore
ha ritirato dai tutti i punti vendita i formaggi ancora esposti sugli
scaffali. I supermercati a loro volta dovrebbero avere esposto un cartello
per avvisare i clienti. Più in dettaglio, si tratta del "Reblochon
fruitier AOP 450 g" e del "Petit Reblochon AOP 240 g" con
una data minima di conservazione fissata al 20 agosto 2014. Questi formaggi
erano in vendita presso alcune filiali romande di Aligro. Il prodotto
è stato ritirato dal commercio.
Il Reblochon o Reblochon di Savoia è un formaggio francese a pasta
pressata da latte crudo di vacca. Viene prodotto in Alta Savoia e, dal
1964, anche sul versante alpino italiano. Il Reblochon di Savoia venne
prodotto per la prima volta nella valle di Thônes, in Alta Savoia,
nel XIII secolo. Gli allevatori dovevano ai proprietari terrieri degli
alpeggi un affitto proporzionale alla quantità di latte prodotto:
il giorno della misurazione della produzione, gli allevatori tiravano
meno latte dalle mucche per autoridursi la quota da pagare. Una volta
partito il proprietario, l'allevatore finiva il lavoro, effettuando una
seconda mungitura: ossia ritirava il latte (in francese, Il re-blochait).
Con il latte risparmiato ala quota veniva prodotto il formaggio che prende
il nome da questa usanza.
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”
invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del formaggio interessato
invitando chi lo ha già effettuato a non utilizzare il prodotto
caseario e a riconsegnarlo al punto vendita, per il rimborso o la sostituzione
Per evitare futuri problemi, aziende ed autorità non possono dare
per scontato che i formaggi siano tutti e sempre sicuri; servono verifiche
sul campo approfondite, sui processi e sui controlli, in laboratorio e
a tavolino. Sono episodi del tutto evitabili, se si procede nella maniera
giusta.
L’altra cosa da ribadire è che i formaggi non coinvolti si
possono mangiare con serenità.
(www.sportellodeidiritti.org)
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