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SALUTE
E BENESSERE
Alimentazione: nel 2013 oltre 3 mila alert sanitari
Salmonella, Escherichia coli e Listeria,
contaminanti chimici quali fitofarmaci e sostanze allergeniche non dichiarate
in etichetta: sono i principali rischi notificati dal Sistema europeo
di allerta rapido per alimenti e mangimi (RASFF) che consente di notificare
in tempo reale i rischi diretti e indiretti per la salute pubblica legati
ad alimenti, mangimi e materiali a loro contatto, adottando le misure
di salvaguardia. Nel 2013 sono state in tutto 3.136 le notifiche trasmesse.
È quanto emerge dalla Relazione
sul sistema di allerta comunitario.
Le notifiche del 2013 hanno riguardato in 2.649 casi l’alimentazione
umana, in 262 l’alimentazione animale e in 225 la migrazione di
materiali destinati al contatto con gli alimenti. Come si legge nel documento,
“un aspetto che emerge dall’analisi dei dati, è rappresentato
dalla diminuzione delle notifiche trasmesse attraverso il sistema di allerta
da parte degli Stati membri. Nel corso del 2013 si è evidenziata
una diminuzione dell’ 8,7% rispetto al precedente anno, mentre la
diminuzione tra il 2012 e il 2011 è risultata essere pari
al 7,7%”.
L’Italia è risultata il primo Paese membro per numero di
segnalazioni inviate alla Commissione europea, dimostrando, come negli
anni passati, una intensa attività di controllo sul territorio
nazionale, con un totale di 534 notifiche (pari al 17%). Dopo l’Italia,
il Regno Unito (332), la Germania (330), i Paesi Bassi, la Francia, la
Spagna e il Belgio.
Quali sono i principali rischi notificati dal Rasff? Tra i contaminanti
microbiologici, un elevato numero di notifiche riguardano il riscontro
della Salmonella, seguita da Escherichia coli e Listeria monocytogenes.
Nel dettaglio, il riscontro della Salmonella riguarda 482 notifiche contro
le 409, 396 e le 338 segnalazioni dei tre anni precedenti. In alcuni casi
la salmonella è stata riscontrata insieme ad altri patogeni. Nel
corso dell’anno c’è stato, se riferito al 2012 e 2011,
un incremento di notifiche riguardanti il riscontro di Salmonelle, E.
coli e Norovirus in prodotti alimentari. Tale incremento è probabilmente
collegato ad un maggior controllo mirato per la ricerca di questi patogeni.
Secondo la Relazione, “i dati mostrano, in particolare, che la contaminazione
da Salmonella è comune in molti tipi di alimenti, sia di origine
animale che di origine non animale, soprattutto nel pollame e nei mangimi.
Un significativo aumento di segnalazioni si riscontra anche in erbe e
spezie. La Listeria è stata principalmente segnalata in salmone
affumicato, ma le notifiche pervenute riguardano anche i prodotti a base
di latte, la carne escluso pollame ed i piatti pronti. I contaminanti
chimici più frequentemente notificati attraverso il RASFF sono
i residui di fitofarmaci seguiti dalle micotossine e da migrazioni di
materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti”. Sono
ancora numerose le notifiche che riguardano la presenza di sostanze allergeniche
non dichiarate in etichetta, pari a 71 segnalazioni, anche se in diminuzione
rispetto alle 82 riportate nel 2012. La presenza non dichiarata di allergeni
risulta inoltre comune a numerosi tipi di alimenti.
Per quanto riguarda la tipologia di alimenti, nel 2013, si legge nella
Relazione, “le principali irregolarità sono state riscontrate
nei prodotti della pesca, nella frutta e vegetali, nella frutta secca
(principalmente per micotossine, attraverso respingimenti della merce
ai porti), e nella carne escluso pollame”. Il confronto nel periodo
2010-2013 evidenzia che il numero delle notifiche riguardanti i prodotti
della pesca e la frutta secca è risultato in diminuzione rispetto
agli anni precedenti, mentre risultano sostanzialmente stazionarie le
notifiche per frutta e vegetali. Un aumento consistente di irregolarità
ha riguardato, invece, i prodotti della carne (pollame e carne escluso
pollame).
Per quanto riguarda l’origine, invece, i prodotti nazionali irregolari
sono stati 97. L’Italia risulta il quarto Paese europeo, per numero
di notifiche ricevute, dopo la Spagna e la Polonia, rispettivamente con
187 e 126 notifiche. Considerando anche i Paesi Terzi, l’Italia
risulta ottava.
Lo Stato che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non
regolari è la Cina, seguita dall’India e dalla Turchia. Le
notifiche che hanno riguardato l’Italia sono state otto: “Tra
queste – spiega il documento – 6 risultano trasmesse
dall’Italia e riguardano diverse tipologie di paste farcite distribuite
in ambito comunitario ed extracomunitario mentre le restanti 2 sono state
trasmesse dalla Francia. Un’altra notifica, trasmessa sempre dall’Italia,
riguarda invece polpette congelate dalla Francia. Infine, sono pervenute
ulteriori 9 segnalazioni riguardanti la presenza di carne equina in prodotti
di origine nazionale e commercializzati solamente in Italia (paste farcite,
sughi e macinati di carne)”.
(www.helpconsumatori.it)
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