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SALUTE
E BENESSERE
Pesticidi e sicurezza alimentare: verdura
importata da paesi esotici, in particolare dall'Asia sarebbe fuori legge.
Su alcuni campioni di ortaggi cinesi importati dalla Malaysia sono
stati trovati 16 diversi tipi di pesticidi
Lo “Sportello dei Diritti”
punta il dito contro le importazioni "dirette" di verdura per
via aerea che sono entrati nel mirino dei controllo della vicina Svizzera
ma che coinvolgerebbero anche il mercato UE e quindi il Nostro Paese.
Secondo quanto è dato apprendere dalla stampa elvetica, in un terzo
dei campioni di verdura esotica importati dall'Asia sarebbero state misurate
concentrazioni eccessive di pesticidi. Molte delle verdure utilizzate
per cucinare specialità asiatiche vengono importate da grossisti,
come pure da piccoli importatori, su aerei diretti agli aeroporti europei.
In questo modo vengono raggirati i controlli sistematici effettuati alle
frontiere dell'UE. I laboratori di analisi degli uffici di frontiera hanno
esaminato campioni di verdure esotiche misurando concentrazioni di pesticidi
superiori al consentito. Su alcuni campioni di ortaggi cinesi importati
dalla Malaysia sono stati trovati 16 diversi tipi di pesticidi.
Concentrazioni eccessive, che potrebbero danneggiare la salute dei consumatori,
sono state misurate anche in peperoncini importati dalla Thailandia, dall'India
e dallo Sri Lanka, come pure in campioni di spinaci sedano e aglio prodotti
in Thailandia.
Per Giovanni D'Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”
questi dati dovrebbero inquietare e non poco le autorità europee
e nazionali addette ai controlli anche perché ad essere interessati
sono i nostri aeroporti dove frutta e verdura arriva a bordo di cargo
che continuamente fanno la spola tra i paesi di produzione e l’Europa.
È noto che in alcune nazioni gli standard di coltivazione di ortaggi
e prodotti della natura è notevolmente inferiore a quelli europei
con la possibilità di utilizzo pressoché indiscriminato
di pesticidi tossico-nocivi che possono arrivare sulle nostre tavole e
quindi nei nostri organismi.
Per tali ragioni, come già anticipato per altre vicende che riguardano
l’importazione di prodotti commestibili da Paesi extra UE ci chiediamo
se non sia giunta l’ora di intensificare i controlli sbarrando la
strada a tutti quegli importatori che violano i nostri standard posti
a tutela della salute per chi vive nell’area UE, anche se vi è
da dire che quella dell’eliminazione dei pesticidi dovrebbe essere
una battaglia globale anche a tutela delle popolazioni di quei Paesi ove
gli stessi sono tutt’oggi utilizzati in maniera indiscriminata con
gravissime conseguenze per gli autoctoni. (www.sportellodeidiritti.org)
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