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SALUTE
E BENESSERE
Ortofrutta più salubre, più sicura e più
competitiva negli imballaggi in cartone
Lo sostiene una ricerca condotta dall’Università di Bologna
e promossa dal consorzio BESTACK, che dimostra come il packaging in cartone
ondulato sia la soluzione più igienica per la movimentazione di
frutta e verdura
In Italia i consumi di ortofrutta sono andati in calando negli ultimi
anni, lo confermano anche gli ultimi dati aggiornati al novembre 2012
che stimano una ulteriore flessione dell’1,6%, passando da 8,19
milioni tonnellate consumate nel 2011 a poco meno di 8,06 nel 2012.
D’altro lato risuona ancora vivo nella memoria dei consumatori l’eco
mediatico di alcuni “scandali” igienico sanitari verificatisi
negli ultimi anni, che, sebbene abbiano riguardato solo marginalmente
i prodotti ortofrutticoli, ne hanno poi falcidiato il consumo. Per questo
l’igiene e la salubrità dei prodotti sono elementi di primaria
importanza all’interno della filiera agroalimentare, sia in termini
sostanziali che di comunicazione La garanzia del rispetto delle norme
igieniche e sanitarie è uno dei fattori principali che determina
le scelte del consumatore, nonché un elemento di assoluta competitività
tra settori e prodotti diversi, tra la frutta italiana e quella estera.
Queste garanzie devono riguardare tutti gli aspetti della filiera, dalla
produzione alla distribuzione: in tutto ciò anche l’imballaggio
ha quindi un ruolo importante.
Lo dimostra uno studio recente promosso
dal Consorzio BESTACK, organismo che riunisce a livello nazionale i produttori
di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta, che ha sviluppato -
insieme all’Università di Bologna - Dipartimento di Scienze
e Tecnologie Agroalimentari di Cesena - una ricerca biennale incentrata
sulla valutazione del contributo del packaging sulla contaminazione microbiologica
dei prodotti ortofrutticoli.
L’analisi, curata dallo staff della prof.ssa Rosalba Lanciotti,
ha riguardato le due principali tipologie di imballaggio per ortofrutta
impiegate sul mercato - cartone ondulato monouso e cassette di plastica
a sponde abbattibili riutilizzabili - ed è partita da un’analisi
di base, ovvero vedere cosa accade se si testa il livello di igiene degli
imballaggi usati per l’ortofrutta.
Complessivamente negli imballaggi analizzati è stata riscontrata
la presenza di una carica microbica non pericolosa per il consumatore,
ma in grado di alterare e ridurre la shelf life del prodotto fresco. Nello
specifico, negli imballaggi riutilizzabili è stata riscontrata
la presenza di coliformi totali e di sporigeni anaerobi, assenti invece
nel cartone. I microrganismi trovati sono inoffensivi per l’uomo,
ma dannosi per il prodotto, in quanto ne limitano la durata di conservazione
facendo aumentare scarti e marcescenze.
Va comunque considerato che la filiera
ortofrutticola è caratterizzata da infinite variabili che possono
influire sulle condizioni dei prodotti stessi. Pertanto il secondo step
della ricerca portata avanti dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Alimentari dell’Università di Bologna ha previsto una situazione
asettica, nella quale cartone ondulato e plastica riutilizzabile sono
stati messi alla pari, a uno stesso livello di carica batterica, al fine
di misurare quanto incide il materiale di imballaggio nel trasferimento
dei microrganismi sul prodotto.
E’ risultato che i frutti confezionati in cartone hanno 1/10 delle
delle probabilità di essere contaminati rispetto a quelli nelle
plastiche a sponde abbattibili.
Lo studio della prof.ssa Lanciotti dimostra
dunque che l’imballaggio di cartone ondulato è la soluzione
più igienica per il contenimento e la movimentazione di frutta
e verdura, innanzitutto perché è più pulito rispetto
ad altri tipi di imballaggio riutilizzabili. In secondo luogo perché,
per sua stessa natura, il cartone trattiene parte della carica batterica
trasferendone meno sul prodotto contenuto, questo grazie alla maggiore
porosità del materiale che “assorbe” i potenziali microrganismi.
In un contesto generale dove i consumi
alimentari sono sempre più orientati verso la sicurezza, il wellness,
la dieta sana, il biologico, la capacità di mantenere standard
elevati di igiene e salubrità è un elemento fondamentale
per distinguersi sul mercato. Diviene quindi sempre più importante,
per l’intero comparto ortofrutticolo italiano, innalzare il grado
di analisi, ricerca e garanzia su questi temi, al fine di migliorare il
proprio posizionamento a livello nazionale e internazionale.
Lo studio biennale promosso da BESTACK è il primo gradino di un
più ampio progetto di ricerca volto a contribuire a rendere ancora
più igienica la frutta e la verdura italiana. A fornire una garanzia
di salubrità che sia un valore aggiunto per il prodotto conservato
nell’imballaggio più idoneo, e un marchio di riconoscibilità
in grado di differenziarlo sul mercato e renderlo più competitivo.
BESTACK è il Consorzio Nazionale
promosso all’interno di GIFCO – Gruppo Italiani Fabbricanti
Cartone Ondulato e fondato dalle principali aziende specializzate nella
produzione di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta.
Nasce con l’obiettivo di promuovere l’impiego degli imballaggi
in cartone ondulato al servizio dell’intera filiera, interpretando
le esigenze degli utilizzatori e orientando il settore verso l’innovazione.
Per questo nel corso della propria attività ha sviluppato uno standard
logistico per i formati di imballaggio in cartone ondulato maggiormente
utilizzati nella commercializzazione di ortofrutta, ha promosso la certificazione
volontaria di prodotto ‘Bestack Quality Approved’ per garantire
dimensione e prestazione degli imballaggi e ha realizzato diverse ricerche
in collaborazione con le principali università italiane in ambito
igienico-sanitario, economico e ambientale.
Raggruppa attualmente nove soci, che rappresentano oltre il 95% della
produzione italiana di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta
Contatti
Consorzio Bestack
Tel +39 0543 32441
info@bestack.com
www.bestack.com
Ufficio Stampa Consorzio Bestack
Carlotta Benini
cell. 349 8528108
comunicazione@bestack.com
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