SALUTE
E BENESSERE In Europa, l’86% dei decessi e il 77% delle malattie sono in qualche modo correlati alla nostra dieta e ai nostri stili di vita. I ricercatori lavorano alacremente per identificare efficaci strategie di intervento, ma, affinchè i soldi dei cittadini si trasformino in benefici per tutta la comunità, è essenziale innanzitutto che la ricerca Europea sulle relazioni tra alimentazione e salute sia organizzata in modo competitivo e collaborativo. Secondo la European Science Foundation, circa l’85% degli investimenti pubblici in ricerca trovano un impiego limitato a livello nazionale, privo di collegamenti e di coordinamento a livello internazionale. In risposta a questa situazione, il progetto EuroDISH , recentemente finanziato dalla EU, ha l’obiettivo di determinare lo stato attuale delle cose per poter formulare raccomandazioni percorribili e di avanguardia allo European Strategy Forum for Research Infrastructures (ESFRI), ad altri organismi interessati e al programma HORIZON2020. Uno dei passaggi essenziali di questo percorso è il coinvolgimento degli organismi responsabili delle politiche nazionali del settore. EuroDISH ha creato a tal fine uno specifico forum sul suo sito internet - appena lanciato all’indirizzo www.eurodish.eu - a cui tutte le parti interessate potranno iscriversi e contribuire. Il piano di lavoro del consorzio EuroDISH ruota intorno al modello ‘DISH’: ‘Determinanti (Determinants), Consumo (Intake), Stato (Status), e Salute (Health)’, che rappresentano non solo le quattro colonne portanti del settore di ricerca su alimentazione e salute, ma anche i diversi livelli strutturali della ricerca stessa. Determinare gli elementi che guidano le scelte alimentari e di stile di vita delle persone implica infatti poter elaborare strategie di cambiamento. Tali strategie dovranno essere correlate ai Consumi alimentari presenti e futuri, e a come tali consumi possano influenzare lo Stato nutrizionale e, più in generale, lo stato di Salute. Il Professor Pieter van ’t Veer dell’Università di Wageningen (Olanda), coordinatore scientifico di EuroDISH, spiega: “Per poter procedere oltre le mappature già esistenti, forniremo un panorama complessivo dei risultati integrando l’esigenza di Infrastrutture di Ricerca sia di tipo “hard” che “soft”, e di come esse possano essere gestite; poiché questa operazione potrebbe portare a identificare nuove lacune ed esigenze, questo schema di lavoro ci consentirà di definire anche come queste possano essere colmate in modo efficace”. Per Infrastrutture di Ricerca di tipo “hard” si intendono strumentazioni e apparecchiature ad alta tecnologia, mentre quelle di tipo “soft“ si riferiscono a reti di comunicazione, metodologie e strutture concettuali, anche di tipo bioinformatico. Il Progetto EuroDISH si concentrerà sulle innovazioni scientifiche più rilevanti, in grado di chiarire le molteplici interazioni tra stili di vita, dieta e stato di salute e le strategie di nutrizione e salute pubblica nei diversi paesi Europei. Una sfida particolarmente importante risiede nel fatto che la ricerca su alimentazione e salute comprende molte discipline e rappresenta un’area di ricerca molto ampia, barriere che il Progetto EuroDISH si propone di superare. “Definiremo un piano d’azione che possa rendere efficaci le più importanti Infrastrutture di Ricerca. Comprenderà anche collegamenti con le scienze di base e con quelle umanistiche, oltre a integrarsi e a collaborare con l’industria”, dice il Dott. Krijn Poppe della LEI Wageningen UR (Olanda), che coordina gli aspetti gestionali del progetto. Per garantire la fattibilità delle proprie raccomandazioni, EuroDISH condurrà inoltre due casi-studio, che esamineranno Infrastrutture-pilota mirate alla sorveglianza nutrizionale pan-Europea e a studi innovativi sul rapporto tra le quattro colonne portanti del modello DISH. Casper Zulim de Swarte, il project manager del programma Europeo “Joint Programming Initiative - A Healthy Diet for a Healthy Life’ (JPI-HDHL) invita gli organismi responsabili delle le politiche del settore a seguire attentamente gli sviluppi del progetto EuroDISH e a partecipare alle discussioni mediante il forum creato proprio a tal fine nel nuovo sito internet. Dice: “Non vediamo l’ora di ricevere le raccomandazioni del progetto EuroDISH per poterle introdurre negli sviluppi futuri di JPI-HDHL. EuroDISH aiuterà la ricerca Europea su alimentazione e salute a raggiungere il successo che merita” Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito www.eurodish.eu.
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