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SALUTE
E BENESSERE
Demitariani: mangiare meno carne per tutelare l'ambiente
Ridurla del 50% e rimpiazzarla con verdura
Il termine per definirlo è
demitariani: sono gli individui che scelgono di ridurre i livelli di carne
nel piatto, tanto per la propria salute, quanto per il benessere del pianeta.
Secondo loro, infatti, l'attuale dieta carnivora dei Paesi industrializzati
è causa di danni e squilibri, ambientali ma anche economici.
Questo nuovo sistema alimentare nasce da una ricerca dell'UNEP (il programma
ONU per la protezione dell'ambiente), diretta dal dottor Mark Sutton.
Partendo dal recente scandalo della carne di cavallo, il team del dottor
Sutton ha analizzato i cambiamenti della dieta passato ed ipotizzato scenari
futuri, positivi e negativi.
Secondo i ricercatori, grande protagonista è la carne. Nei decenni
passati, questa era l'alimento delle feste, consumata solo nei momenti
speciali, comune solo nei soggetti più abbienti. Poi, l'arrivo
dell'industrializzazione e del benessere di massa: la carne è entrata
nella dieta quotidiana, gli allevamenti aumentati per far fronte alla
domanda.
E le conseguenze negative toccano l'uomo quanto l'ambiente. Per cominciare,
è aumentato l'uso di fertilizzanti, pesticidi ed erbicidi, fenomeno
che gli studiosi definiscono "Un corto circuito terra-acqua-aria
che dannoso per la salute umana".
Ad oggi gli effetti più evidenti toccano organismi sensibili, come
api ed animali marini, ma l'uomo diventa sempre vulnerabile. Come riassume
Sutton: "Il consumo della carne è parte di una catena alimentare
a grande rischio e che se non verranno presi provvedimenti tesi a ridurne
la quantità, potrà causare danni ambientali irreversibili".
Ecco allora la soluzione del demitariano ( o "mezzo vegetariano"):
colui che elimina il 50% della carne dalla dieta e la rimpiazza con verdura.
Per gli esperti, il cambiamento è meno difficile del previsto.
La carne, consumata meno spesso ma con più cura, rimarrà
centro "morale" della tavola. Inoltre, prove di assaggio condotte
dalla squadra UNEP hanno mostrato come menu dove la sostituzione era stata
svolta raccoglievano l'approvazione dei commensali.
Parziale eccezione, gli abitanti dei Paesi in via di sviluppo: per loro
i ricercatori, consigliano l'uso di alimenti d'origine animali, al fine
di eliminare problemi di malnutrizione. Tuttavia, è bene puntare
su allevamenti di polli e maiali, più ecosostenibili ed i cui scarti
possono diventare materia prima per combustibili e carburanti. (Matteo
Clerici - www.newsfood.com)
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