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SALUTE
E BENESSERE
Meno sale più salute: al via la settimana
mondiale per la riduzione del consumo di sale
In occasione della Settimana Mondiale per la riduzione del consumo di
sale (11-17 marzo), la Società Italiana di Nutrizione Umana
(SINU) ed il Gruppo di lavoro Intersocietario per la Riduzione del Consumo
di Sodio in Italia (GIRCSI) partecipano alla campagna, organizzata
da World Action on Salt and Health (WASH), per sensibilizzare i consumatori
sui danni derivanti dall’abuso di sale nell’alimentazione
quotidiana. La campagna, dal titolo “Meno Sale più salute
nei pasti fuori casa“, pone l’attenzione sull’eccessivo
contenuto di sale nei pasti consumati fuori casa. Assume, quindi, particolare
valore l’adesione, a livello regionale e nazionale, delle aziende
di ristorazione collettiva. Anche la mensa della nostra azienda partecipa
all’iniziativa. Infatti, tra l’11 e il 17 marzo, sarà
praticata una riduzione del 15-20% del contenuto di sale complessivo dei
pasti e, all’uscita della mensa, saranno raccolte
le opinioni degli utenti rispetto all’iniziativa. Dall’ “Indagine
conoscitiva sul gradimento della riduzione di sale al pasto”, svolta
lo scorso anno, a cui ha preso parte, tra gli altri, Pasquale
Strazzullo, responsabile dell’Area Funzionale di Medicina Interna,
Ipertensione e Prevenzione Cardiovascolare del DAS di Clinica Medica della
nostra AOU, emerge che oltre il 50% dei soggetti sottoposti allo studio
ha manifestato un’impressione positiva a seguito della riduzione
di sale al pasto e oltre il 60% ha mostrato un atteggiamento favorevole
a protrarre nel tempo tale riduzione. Pertanto, è auspicabile che
la riduzione del quantitativo di sale nell’ambito della ristorazione
collettiva costituisca un momento di prevenzione primaria nelle
patologie cardiovascolari. Come ha mostrato il programma MINISAL-GIRCSI,
coordinato dal Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia della nostra
Azienda e sostenuto dal Ministero della Salute, in Italia il consumo medio
di sale pro-capite è intorno ai 10 grammi. Il 90% della popolazione, inclusi
i bambini e gli adolescenti, ne consuma più del massimo
tollerabile definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
e dai nuovi Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia
per la popolazione italiana (LARN), cioè circa 5 grammi per
gli adulti e meno, in proporzione, per i bambini e gli adolescenti. Diminuendo
il consumo di sale giornaliero da 10 a 5 grammi, si riduce del 23% il
pericolo di ictus, del 17% il rischio di avere una
malattia al cuore; e si abbassa, inoltre, il rischio di osteoporosi, calcolosi
renale e di tumori allo stomaco. A supporto di questa iniziativa,
vengono illustrate 13 misure da adottare, in casa e fuori casa, per ridurre
l’eccesso di sale, presente nella nostra alimentazione abituale.
Per saperne di più, scarica le 13 regole e la locandina
della campagna. (Alessandra Dionisio - http://areacomunicazione.policlinico.unina.it)
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