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SALUTE
E BENESSERE
Consumo di alcool in Ue in forte crescita, gli europei i più
forti bevitori al mondo
La Commissione fissa 5 priorità,
che vanno dalla protezione delle giovani generazioni, a quella della protezione
della donna incinta e quindi del feto, la riduzione degli incidenti stradali
provocati dalla guida in stato di ebrezza, prevenire i danni provocati
dall'alcool nelle generazioni adulte e ridurre i danni provocati sui luoghi
di lavoro
Il consumo di alcool in Europa è in forte crescita ed i cittadini
europei hanno il più alto consumo pro capite di alcool al mondo,
tanto che l'abuso di bevande alcoliche rappresenta quasi il 10% delle
cause di gravi danni alla salute fino alla morte. A segnalare il pericolo
è la Commissione europea che nel 2006 ha avviato una campagna,
i cui risultati verranno presentati quest'anno, per ridurre le patologie
ed i danni provocati dall'abuso di sostanze alcoliche.
Nell'Unione Europea si consuma una quantità di alcol pro capite
doppia rispetto a quanto si consuma a livello mondiale: se il consumo
medio pro capite mondiale nel 2004 era pari a 6,1 litri (OMS, 2011), quello
dei cittadini europei adulti (15 anni e più) è di 12,5 litri
di alcol puro all'anno o 26,9 gr di alcol puro al giorno, l'equivalente
di tre bicchieri.
I dati dell'Unione indicano che ogni anno muoiono in Europa per abuso
di sostanze alcoliche 195.000 persone, le morti premature, causate dall'alcool,
sono il 12% negli uomini ed il 2% nelle donne, per un costo stimato di
125 miliardi di euro. Il rapporto segnala che il consumo di alcool è
rimasto stabile tra il 2002 ed il 2006 nei Paesi che si affacciano sul
Mediterraneo, mentre ha avuto un incremento nei Paesi nordici, come Estonia
(+40%), Latvia (+33%) e Polonia (+25%): Si sono invece registrate significative
riduzioni del 9% in Lussemburgo e a Malta.
Tuttavia la Commissione non intende promuovere una regolamentazione diversa
e più restrittiva per arrestare il fenomeno, quanto piuttosto supportare
i diversi Paesi dell'Unione nelle loro politiche di contrasto nazionali.
In particolare la Commissione fissa 5 priorità, che vanno dalla
protezione delle giovani generazioni, a quella della protezione della
donna incinta e quindi del feto, la riduzione degli incidenti stradali
provocati dalla guida in stato di ebrezza, prevenire i danni provocati
dall'alcool nelle generazioni adulte e ridurre i danni provocati sui luoghi
di lavoro.
Obiettivi che dovrebbero essere raggiunti con campagne informative che
riescano ad educare e sensibilizzare la popolazione sui rischi legati
all'abuso di alcool. Tutti i Paesi dell'Unione hanno leggi che disciplinano
l'uso delle bevande alcoliche, un obiettivo potrebbe essere quello di
fissare a 18 l'età minima comune al di sotto della quale è
vietata la vendita ed il consumo di alcolici e di abbassare i limiti di
concentrazione di alcool per chi è alla guida.
(http://scienza.panorama.it)
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