SALUTE E BENESSERE

Aviaria: sale numero vittime, no pollo da aerei e scuole
Cresce psicosi, per alto ufficiale è cospirazione Usa

Aumentano i morti per il nuovo ceppo di influenza aviaria in Cina. A poche ore di distanza l'una dall'altra, le autorità cinesi hanno confermato che due persone già malate e sotto osservazione, nella provincia del Jiangsu e nella provincia dell'Anhui, sono morte. E aumentano anche i contagiati. Gli ultimi quattro, solo due a Shanghai e due nella provincia dello Zhejiang, hanno portato a 28 il numero totale dei casi registrati: 13 casi a Shanghai comprese cinque vittime, otto casi con una vittima nel Jiangsu, due casi con una vittima nell'Anhui, cinque casi con due vittime nello Zhejiang.
Ed è psicosi. La stampa locale del 10 aprile ha ampiamente riportato la notizia secondo la quale gran parte delle compagnie aeree cinesi hanno eliminato dal menù il pollo sostituendolo con vitello e pesce. In alcune tratte dove il pollo è stato ancora servito la maggior parte dei passeggeri si è rifiutato di mangiarlo. In allerta anche tutte le scuole, specialmente a Shanghai. Anche in questo caso, su indicazione della Commissione per l'Istruzione, il pollo e persino le uova sono state rimosse dalle mense scolastiche e in alcuni istituti gli insegnanti spingono i ragazzi a indossare le mascherine a titolo precauzionale.
Lettere sono state spedite dalle scuole ai genitori, per tentare di rassicurare le famiglie. Nonostante sia le autorità cinesi che l'Organizzazione Mondiale della Sanità continuino a rassicurare sul fatto che il virus non si trasmette da uomo ad uomo ma solo con il contatto con pollame o volatili infetti, tra la gente si notano i primi segni della paura. Nelle città, come ai tempi della Sars, cominciano a vedersi sempre più spesso persone che indossano le mascherine dinanzi alla bocca. Eppure qualche segnale positivo c’è. Le autorità sostengono di aver circoscritto e isolato tutti i contagiati e che tutte le persone che hanno avuto contatto con gli ammalati, sotto stretta osservazione, non hanno finora mostrato sintomi sospetti, segno che effettivamente la trasmissione da uomo a uomo è altamente improbabile o quantomeno molto difficile. Ed è di oggi la notizia che a Shanghai un bambino di 4 anni che era tra i contagiati, starebbe molto meglio. I medici, pur senza sbilanciarsi troppo, fanno capire che è da considerarsi fuori pericolo. ''La sua temperatura si è normalizzata - ha detto Yu Hui, una dottoressa dell'Ospedale pediatrico affiliato all'Università Fudan - non ha più difficoltà respiratorie e la sua situazione è stabile''. Il bimbo verrà tenuto sotto osservazione almeno ancora una settimana ma per lui il peggio sembra passato. E mentre i punti oscuri su questa malattia restano ancora molti, si fanno anche avanti ipotesi quanto meno fantasiose. Un alto ufficiale dell'esercito cinese oggi nel suo microblog ha scritto che la nuova influenza potrebbe essere frutto di una cospirazione americana ed essere un'arma batteriologica. (Nello Del Gatto - ANSA).

 


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