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SALUTE
E BENESSERE
Nuova aviaria, 24 casi e 7 decessi. Pechino al lavoro su vaccino
Oms: ''Niente panico, non ci sono prove di contagio uomo-uomo''.
Complessivamente oltre 600 persone sottoposte a controlli
Salgono a 7 i morti per il nuovo
virus aviario H7N9 in Cina e a 24 i casi di nuova influenza. Oggi le autorità
sanitarie hanno dato notizia della settima morte riconducibile all'infezione
(un uomo di 64 anni deceduto a Shanghai) e di altre due persone contagiate
nella provincia dello Jangsu. Entrambi i pazienti, un uomo di 85 anni
e una giovane di 25, sono in condizioni critiche.
Dei 24 casi di infezione, 11 sono stati segnalati a Shanghai, 8 nello
Jiangsu, 3 nello Zhejiang e 2 nell'Anhui. Cinque delle vittime erano di
Shanghai, 2 dello Zhejiang.
Complessivamente sono 621 le persone sottoposte a controlli per essere
entrati in contatto stretto con i pazienti contagiati - ha reso noto Liang
Wannian, direttore dell'Ufficio di prevenzione e controllo dell'H7N9,
che fa capo alla Commissione nazionale per la salute e la pianificazione
familiare (Nhfpc) - e finora non è stato riscontrato nessun sintomo
sospetto.
Wannian ha anche assicurato che l'infezione da nuova influenza aviaria
H7N9 non sarà una nuova Sars, perché rispetto al 2003, quando
dal 'gigante rosso' l'epidemia di Sindrome respiratoria acuta grave si
diffuse nel mondo uccidendo 800 persone, la Cina è più preparata
ad affrontare emergenze di sanità pubblica.
Il direttore dell'Ufficio prevenzione e controllo dell'influenza H7N9
ha poi annunciato che la Cina si è messa al lavoro per sviluppare
un vaccino contro la nuova influenza. Perché il prodotto approdi
sul mercato ci vorranno da 6 a 8 mesi, ha stimato l'esperto, precisando
tuttavia che il vaccino sarà messo in produzione solo se il virus
diventerà capace di trasmettersi da uomo a uomo.
Liang ha tenuto a sottolineare che la vaccinazione non è l'unico
strumento efficace per contrastare la nuova infezione. "Siamo mettendo
in campo una serie di misure per controllarla e prevenirla", un obiettivo
sul quale sono impegnati "oltre 500 ospedali e 400 laboratori in
tutto il Paese. Confidiamo - ha concluso - di riuscire a mantenere la
malattia sotto controllo".
Michael O'Leary, rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità
in Cina, ha riconosciuto gli sforzi compiuti dal governo cinese nel monitorare
e riferire la situazione relativa all'infezione da H7N9, e la collaborazione
della comunità scientifica nazionale nello studio del virus. "Siamo
molto soddisfatti del livello di informazione condivisa - ha commentato
- e speriamo di continuare ad essere aggiornati su ogni aspetto in tempo
reale".
Niente panico, le infezioni da virus H7N9 nell'uomo sono isolate e potrebbero
rimanerlo, ha tranquillizzato Michael O'Leary, ribadendo anche che, al
momento, non esistono prove sulla capacità del virus di trasmettersi
da uomo a uomo, benché fra i morti segnalati finora ci siano un
padre e suo figlio. Anche il secondo figlio dell'uomo si è ammalato,
ma è guarito. "La presenza dell'infezione in un gruppo familiare
aumenta la possibilità di una trasmissione uomo-uomo, ma in questo
caso 2 dei 3 casi non sono stati confermati in laboratorio", puntualizza
O'Leary.
Quanto all'origine della nuova influenza, il rappresentante dell'Oms ha
escluso un legame con i maiali morti trovati nei fiumi della Cina orientale.
Tuttavia in alcuni casi le persone contagiate erano entrate in contatto
con animali, ha sottolineato O'Leary ricordando che il virus è
stato riscontrato anche in alcuni piccioni di un mercato di Shanghai.
Per sapere se l'H7N9 sia arrivato anche in altre regioni della Cina o
in altri Paesi servirà invece più tempo, ha aggiunto l'esperto
Oms. Nei casi di infezioni senza causa identificata, l'agenzia delle Nazioni
Unite per la sanità raccomanda alle autorità sanitarie di
indagare per verificare un possibile ruolo del nuovo virus.
L'Oms conferma infine di non ravvedere, al momento, ragioni sufficienti
per introdurre screening sui viaggiatori o per disporre restrizioni ai
viaggi turistici o commerciali. E' raccomandabile invece evitare il contatto
con animali vivi, mangiare solo carne ben cotta, lavarsi spesso le mani
e rivolgersi al medico non appena compaiono sintomi influenzali.
(www.adnkronos.com)
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