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SALUTE
E BENESSERE
Agricoltura: Cia, ok sequestro Nas su agrofarmaci
irregolari
Un uso improprio degli agrofarmaci rappresenta un rischio non solo per
l'ambiente e la biodiversità, ma soprattutto per la salute dei
consumatori, che potrebbero assumere cibi con residui superiori ai limiti
previsti dalle norme europee e nazionali. In più crea un danno
enorme alla reputazione dei nostri agricoltori, che ogni giorno si battono
per mantenere il primato italiano in tema di sicurezza alimentare. E'
quanto afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, che plaude
al maxi-sequestro dei Nas che ha portato alla confisca di oltre 80 tonnellate
di agrofarmaci irregolari, vietati, contraffatti, etichettati scorrettamente
e detenuti in strutture abusive, per un valore di mercato di 2 milioni
di euro.
In base ai risultati dei controlli effettuati dall'Efsa in 29 Paesi europei
-spiega la Cia- un prodotto su due in Ue è privo di residui di
agrofarmaci, a fronte di un 98,4 per cento con residui entro i limiti,
ma la percentuale arriva al 99,7 per cento per l'Italia. Vuol dire che
le aziende italiane sono molto attente sia al rispetto delle norme che
della salute dei cittadini, con un contenutissimo 0,3 per cento di campioni
con livelli di residui superiori ai limiti legali che non ha pari in Europa
e un altrettanto potente 65 per cento dei campioni ortofrutticoli del
tutto privi di residui di fitofarmaci.
Per questo bisogna contrastare chi agisce fuori dalle regole creando un
mercato di prodotti fitosanitari irregolari che danneggia sia produttori
che consumatori -aggiunge la Cia-.
Tanto più che, oggi, i costanti investimenti in ricerca e sviluppo
da parte delle aziende agricole (pari al 6 per cento circa del fatturato),
sono il segno dell'uso di tecnologie sempre più avanzate e rispettose
dell'ambiente che hanno permesso una costante riduzione delle dosi d'impiego
degli agrofarmaci. (www.agi.it)
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