|
SALUTE
E BENESSERE
Allarme per pesto genovese con botulino
Coldiretti, già 268 allarmi a tavola nel 2013
Alcune persone preoccupate per avere mangiato pesto della ditta che ieri
ha lanciato l'allarme per la possibile presenza di botulino in alcune
confezioni, si sono presentate stamani in due ospedali genovesi per chiedere
consigli e un controllo. Nessun caso di avvelenamento è emerso
finora, ha spiegato l'assessorato alla Salute della Regione Liguria, che
sta monitorando la situazione. Tutte le strutture sanitarie della Regione
Liguria sono state attivate ha spiegato l'assessore Montaldo: "stiamo
seguendo con la massima attenzione dal primo momento questo possibile
rischio botulino emerso dalle procedure di autocontrollo su una partita
di pesto distribuita in Piemonte, eseguite dalla stessa ditta produttrice
Bruzzone e Ferrari di Genova-Prà, alla quale va il nostro apprezzamento
per aver provveduto, insieme con gli operatori sanitari, al ritiro del
prodotto". La Regione Liguria invita intanto i cittadini a controllare
eventuali confezioni della partita sospetta in loro possesso, il lotto
13 G03 con scadenza 9 agosto 2013: non devono essere consumate ma consegnate
alla Asl o al negozio o supermercato di acquisto
Il pesto è prodotto dalla ditta Bruzzone e Ferrari di Genova. A
lanciare l'allarme è stata la stessa azienda dopo un'operazione
di autocontrollo e che sta provvedendo, insieme all'Asl e ai distributori,
al ritiro del prodotto dal commercio. E il Ministero della Salute fa sapere
che sulle confezioni di pesto sospettate di contenere botulino e ritirate
dal commercio "saranno disposti ulteriori controlli per valutare
l'effettivo rischio sanitario".
Regione Piemonte e Asl, a loro volta, hanno lanciato l'allerta ai cittadini
per verificare se hanno acquistato delle confezioni. Il pesto in questione
potrebbe, infatti, anche avere marchi diversi per cui i responsabili dell'Ufficio
Prevenzione e Veterinaria della Regione Piemonte invitano gli acquirenti
a controllare in particolare il lotto, la scadenza ed il nome del produttore
sul retro del vasetto. Nel giro di poche ore dovrebbero essere rintracciate
e ritirate tutte le confezioni pervenute ai supermercati, ma non è
escluso che già qualche vasetto sia stato acquistato e finito nel
frigorifero di qualche famiglia. Il clostridium botulinum, ha spiegato
Gianfranco Corgiat, responsabile del settore Prevenzione della Regione
Piemonte "può presentarsi in conserve e alimenti come il pesto
che non possono essere sterilizzati, può anche essere inerme quanto
invece produrre una tossina molto potente che può anche causare
la morte di chi lo ingerisce. Il fatto che il prodotto abbia scadenza
ad agosto potrebbe aggravare la situazione in quanto il microbo, fino
ad allora avrebbe parecchio tempo a disposizione e potrebbe produrre la
sostanza velenosa".
"Con l'annuncio della sospetta presenza di botulino in pesto genovese
lanciato dal ministero della Salute aumentano gli allarmi alimentari in
Italia che nel primo semestre dell'anno sono stati ben 268 con una tendenza
all'aumento rispetto al 2012 quando erano stati pari complessivamente
a 517 i casi rilevati nell'intero anno". E' quanto emerge da una
analisi della Coldiretti. "A conferma della capillarità ed
efficienza del sistema di controllo nazionale dei cibi, l'Italia è
risultata il Paese che ha inviato il maggior numero di segnalazioni di
rischi alimentari alle autorità comunitarie nel primo semestre
del 2013 ma - sottolinea la Coldiretti - va anche evidenziato che in circa
8 casi su dieci gli allarmi rilevati a livello nazionale hanno riguardato
in realtà prodotti alimentari di provenienza straniera". "Diffusi
- conclude la Coldiretti - sono i casi di contaminazioni microbiologiche
degli alimenti con i rischi, oltre che a livello di preparazione industriale,
aumentano anche nella conservazione casalinga in estate durante la quale
occorre prestare particolare cura. E' importante sapere che - chiude la
nota - alcuni batteri crescono anche nei frigoriferi a temperatura di
refrigerazione e d'estate è meglio spostare il termostato su una
temperatura più fredda rispetto all'inverno ed assicurarsi che
la porta del frigorifero sia sempre ben chiusa, apritela solo quando è
necessario e richiudetela il più presto possibile. Per la conservazione
dei cibi in frigorifero è anche importante tenere ben distinti
gli alimenti già cotti da quelli crudi". (www.ansa.it)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|