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SALUTE
E BENESSERE
Con la crisi cresce il cibo spazzatura (+7%) e aumentano i rischi
legati a sovrappeso e obesità
La Cia, in occasione dell’Obesity Day, osserva come
il crollo di reddito e potere d’acquisto hanno portato le famiglie
a optare per prodotti di più bassa qualità, a tutto scapito
di frutta e verdura che invece continuano a calare (rispettivamente -3%
e 1,8%). Bisogna puntare sull’educazione e la promozione di una
corretta alimentazione, soprattutto dei più giovani. Oggi in Italia
il 12% dei bambini è obeso.
Con la crisi aumentano i problemi legati a sovrappeso e obesità.
Calando di netto sia il potere d’acquisto (-4,7 per cento nel 2012)
che il reddito disponibile (-2 per cento), le famiglie sono costrette
a “tagliare” anche sulla tavola, modificando i propri comportamenti
alimentari pur di risparmiare. Oggi il 34 per cento degli italiani (7,4
milioni) ammette di optare per cibi di qualità inferiore perché
sono molto più economici, mentre nelle dispense si moltiplicano
cibi in scatola e surgelati e si ricorre sempre più spesso al “junk
food” (+7 per cento in un anno). Lo afferma la Cia-Confederazione
italiana agricoltori, in occasione della Giornata mondiale contro l’obesità.
Ma il consumo di “cibo spazzatura” (anche detto a “calorie
vuote”, proprio perché privo di nutrienti essenziali come
vitamine, fibre, aminoacidi e minerali) aumenta i rischi per l’obesità,
soprattutto infantile, e altre malattie croniche legate alla dieta -sottolinea
la Cia- mentre gli acquisti di ortofrutta continuano a calare in quantità
(-3 per cento la frutta e -1,8 per cento gli ortaggi nei primi otto mesi
dell’anno) e oggi ben il 22 per cento dei genitori dichiara che
i propri figli non mangiano frutta e verdura quotidianamente.
Ecco perché ora più che mai bisogna investire realmente
su una cultura alimentare che privilegi l’ortofrutta in un’ottica
di prevenzione e tutela della salute. D’altronde -ricorda la Cia-
già oggi i costi sociali dell’obesità toccano, in
Italia, gli 8,3 miliardi l’anno. Non solo: ormai nel Paese circa
il 12 per cento dei bambini è obeso e nella fascia d’età
tra i 6 e gli 11 anni ben uno su tre è in sovrappeso.
Bisogna incoraggiare, sostenere e promuovere un’alimentazione sana
e corretta con campagne mirate di informazione ed educazione, come “frutta
nelle scuole” -conclude la Cia- estendendo il modello anche alle
famiglie e puntando sull’appeal di quegli ortofrutticoli che già
oggi regnano incontrastati sulle tavole degli italiani. Ovvero la mela
(825mila tonnellate vendute ogni anno) e l’arancia (605mila), la
patata (722mila tonnellate) e il pomodoro (575mila). (www.cia.it)
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