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SALUTE
E BENESSERE
Troppo sale per italiani, ma iodato rimane importante
Il suo abuso è strettamente legato all'ipertensione
e a problemi cardiovascolari.
I nemici della salute, a tavola, sono sempre
gli eccessi: i troppi grassi nel piatto, ad esempio, o i troppi zuccheri.
Anche il sale è stato demonizzato: il suo abuso è strettamente
legato all'ipertensione e a problemi cardiovascolari. E' vero che ogni
giorno gli italiani consumano a testa 10 grammi di sale, il doppio della
dose raccomandata; ma è vero anche che molti non conoscono ancora
l'importanza del sale iodato, alimento capace di prevenire i disturbi
della tiroide.
A parlarne sono gli esperti della Compagnia Italiana Sali, in occasione
dell'esposizione Fooding International dell'industria alimentare che si
aprirà domani a Milano. ''Occorre certamente cercare di ridurre
il consumo di sale spiegano gli esperti - tuttavia bisogna sapere
che solo il 36% del sale consumato è quello che si aggiunge in
cucina: la restante parte si divide tra la presenza naturale negli alimenti,
il 10%, e soprattutto la quantità contenuta nei prodotti trasformati
e nei cibi consumati fuori casa, il 54%''.
In Italia, circa 6 milioni di persone soffrono di patologie legate a una
disfunzione della tiroide, con un'incidenza maggiore nelle donne. Nei
bambini la carenza di iodio può addirittura causare gravi deficienze
intellettive e ritardo mentale, sordomutismo e paralisi. Proprio per far
fronte a questo nel 2005 il Ministero della Salute ha stabilito le modalità
di vendita e d’uso del sale alimentare arricchito con iodio,
implementando obbligo di presenza del sale iodato nei punti vendita e
nella ristorazione collettiva.
Questo ha permesso di accertare un aumento del consumo di sale iodato
nella grande distribuzione, con quasi il 60% delle vendite; nella ristorazione
collettiva il tasso di consumo del sale iodato scende al 35%, mentre nella
filiera agro-alimentare è solo del 7%. ''Il messaggio che vogliamo
veicolare in occasione di questa Fiera è dunque di sensibilizzare
la filiera agro-alimentare all'uso del sale iodato nei loro processi di
produzione, per permettere una migliore funzione tiroidea, che si traduce
in maggior salute per gli Italiani''. (www.ansa.it)
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