|
SALUTE
E BENESSERE
No Mortadella nelle mense”: delibera della Regione,
rivolta in Romagna
La mortadella bandita dalle mense scolastiche dell’Emilia
Romagna. La Regione ha ordinate delle “Linee guida per l’offerta
di alimenti e bevande salutari nelle scuole”, chiedendo a mense
e bar scolastici di non fornire prodotti ad alto contenuto calorico. E
così salame, patatine, panna e cioccolata sono state esiliate dalla
tavole. Col loro però anche la mortadella, simbolo della Regjone,
un esilio che a Confesercenti, Coldiretti e Confcommercio Ascom non
è andata giù: “La mortadella non fa male: è
un prodotto sano”.
Sergio Ferrari, presidente di Confesercenti Bologna, ha dichiarato:
“La mortadella è un prodotto sano, sicuro e di grande qualità
apprezzato dai consumatori in tutto il mondo e che ha contribuito alla
promozione economica culturale e turistica del territorio bolognese. Siamo
stupefatti da questa decisione della Regione che sconsiglia l’utilizzo
della mortadella nelle mense degli istituti scolastici. Non si sono valutate
attentamente le conseguenze negative sia culturali che economiche di questa
scelta, che getta un’ombra sul prodotto tipico per eccellenza sul
nostro territorio, che ha contribuito all’immagine della città,
quanto e più delle Due Torri, tanto che comunemente nel mondo viene
chiamata “la Bologna”".
Più cauta Coldiretti, con Massimo Pederzoli che ha detto: “Il
provvedimento della Regione può essere rivisto. Non bisogna fare
provvedimenti che fanno credere che alcuni prodotti fanno male. La mortadella
fa bene come la pasta o la frutta, l’importante è essere
equilibrati”.
Eros Palmirani, presidente dei ristoratori Acom, ha detto: “E’
impensabile bandire la mortadella dalle mense proprio perché è
con questa che numerose generazioni di bolognesi sono cresciuti in ottima
salute”. Giuseppe Boccuzzi, presidente Unione Cuochi Bolognesi,
ha aggiunto: “Alcuni prodotti potrebbero essere troppo calorici,
ed è giusto per questo vietarli, ma non la mortadella che è
uno dei salumi in commercio meno grassi. Bisogna educare i bambini alla
buona alimentazione, che sia sana, semplice e basata su prodotti genuini
e la mortadella, secondo ricetta tradizionale, è uno di questi”.
Tiberio Rabboni e Carlo Lusenti, assessori regionali dell’Emilia-Romagna
all’agricoltura e salute, hanno risposto che si è trattato
di “molto rumore per nulla”: “Le linee guida regionali
non sconsigliano affatto la mortadella. Anzi non è nemmeno citata
né direttamente, né indirettamente tra gli alimenti da evitare,
perché il documento regionale parla di prodotti di salumeria freschi,
da cuocere e stagionati, mentre invece la mortadella, come è noto,
è un insaccato cotto. Peraltro, proprio la Mortadella di Bologna
IGP è oggi, non solo un prodotto di elevata qualità e dalle
inimitabili caratteristiche organolettiche, ma anche adatto a un’alimentazione
corretta ed equilibrata per grandi e piccoli”.
La preoccupazione sarebbe nata perché tra gli affettati “buoni
e salutari” le linee guida parlano solo di prosciutto crudo
magro dolce e cotto (senza polifosfati aggiunti), oltre a lonzino magro
e bresaola. Gli assessori della Regione hanno poi sottolineato che “le
linee guida regionali costituiscono un indirizzo e non un obbligo e come
tali sono un invito alla corresponsabilità per il benessere dei
giovani e giovanissimi verso scuole, istituzioni locali, famiglie e media”.
Insomma, nessun esilio per la mortadella. La tradizione è salva.
(http://www.blitzquotidiano.it)
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|