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SALUTE
E BENESSERE
Miniguida per scelta merenda con caldo torrido
Deve essere rapportata a peso
bambino, importanti anche giochi
Una miniguida per scegliere la merenda
giusta anche con il caldo torrido e specialmente in città, dove
saranno costrette a trascorrere l'estate 5 milioni di famiglie con bambini.
E' quanto propone il sito 'merendineitaliane.it' grazie ai consigli del
pediatra nutrizionista Claudio Maffeis e del medico dello sport Michelangelo
Giampietro.
"Per sopportare bene il caldo e l'afa - spiega Maffeis - si può
trovare un valido alleato nell'alimentazione, che deve essere adeguata,
sia in quantità sia in qualità, alla nuova condizione psicofisica
in cui ci si viene a trovare". Ma come cambia la merenda a 40 gradi?
"La prima regola - aggiunge - è quella di stare attenti ad
un adeguato apporto di liquidi per mantenere una buona idratazione. Via
libera all'acqua che disseta e reintegra i sali minerali persi con il
sudore. Thè, succhi di frutta e bevande zuccherate con moderazione.
Le buone abitudini cominciano fin dalla mattina: approfittando di ritmi
più calmi, infatti, cerchiamo di riscoprire il piacere della colazione
in famiglia consumata con gusto e attenzione. E se la regola dei 5 pasti
quotidiani non conosce stagionalità, in estate è ancora
più importante che i bambini facciano un pranzo e una cena più
leggeri e inseriscano due spuntini, uno a metà mattina e uno a
metà pomeriggio, nella loro dieta".
La merenda poi deve tenere conto del peso del bambino: "se è
nella norma può essere composta da un frutto fresco e un alimento
a base di carboidrati come una merendina a base di pan di spagna, se è
in sovrappeso la frutta fresca è l'alimento ideale, ma si può
proporre anche una piccola merenda o un frullato di latte scremato. Per
un bambino sottopeso, invece, si potranno offrire anche merendine farcite
o ricoperte di cioccolato". In ogni caso, mai dimenticare i liquidi.
Da Giampietro viene invece la formula per la vacanza perfetta anche in
città (evitando sempre le ore più calde, dalle 11 alle 17).
"Spruzzi, schizzi, schiamazzi: d'estate non c'è cosa che entusiasmi
di più i bambini di una piscina - commenta il medico dello sport
- Che, per via dell'acqua dolce e dell'assenza di onde, tante volte è
addirittura preferita al mare. E allora perché non colmare la mancanza
della spiaggia in città, con un bel pomeriggio in piscina?".
Via libera anche alle partite di calcio al parco, o alla bicicletta, alla
pallavolo.
Infine bene anche i videogiochi, ma quelli di 'movimento' che simulano
partite e allenamenti. (ANSA).
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