SALUTE E BENESSERE

Celiachia, uno studio indipendente conferma le preoccupazioni dell'AIC.
Proseguono i negoziati a Bruxelles

Prosegue a Bruxelles il dibattito tra Parlamento, Consiglio e Commissione sul regolamento che propone di escludere dal gruppo dei prodotti dietetici (Parnuts) gli alimenti senza glutine per celiaci. Di fronte alla proposta della Commissione di trattarli alla stregua degli altri, il Parlamento si è opposto.
Mentre le istituzioni europee cercano un compromesso, è stato pubblicato uno studio realizzata da VVA Europe (organismo indipendente specializzato in analisi economiche e ricerche di mercato), che conferma le esigenze di tutela dei cibi gluten free, supportando la tesi dell'Associazione Italiana per la Celiachia.
Il problema dei celiaci è che devono seguire una dieta rigorosamente priva di glutine e la rinuncia a preziose fonti di proteine vegetali comporta carenze di macro e micro-nutrienti in grado di favorire svariate patologie. Per questo motivo è necessario apportare integrazioni alla dieta attraverso alimenti "sostitutivi" in grado di correggere il deficit nutritivo legati alla dieta celiaca.
 
I dati raccolti nello studio evidenziano che:
- La prevalenza della celiachia in Europa è in crescita oltre che sottostimata
- Gli alimenti senza glutine che sostituiscono: pane, pasta, prodotti da forno dolci e salati sono essenziali per i pazienti al fine di garantirne la salute e una dieta variegata
- Esiste una crescente domanda di questi prodotti che si differenziano dagli altri perché richiedono considerevoli investimenti in ricerca e sviluppo
-  È indispensabile un'etichettatura appropriata dei prodotti senza glutine per la protezione dei pazienti celiaci
- Lo studio giunge alla conclusione che è indispensabile mantenere una regolamentazione specifica per distinguere i prodotti per i celiaci, occorre utilizzare etichette particolari e incentivare investimenti sulla ricerca e l'innovazione.
 
(Dario Dongo - www.ilfattoalimentare.it)


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