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SALUTE
E BENESSERE
I falsi miti dell'acqua del rubinetto? Il
calcare fa male alla salute
Dicerie sfatate da Paolo Viola, direttore area tecnica Amiacque,
in occasione di 'Dal dire al Fare' Quando si parla di acqua del rubinetto
verità e dicerie si confondono. Volendo, però, fare un'analisi
delle bugie che ruotano intorno al tema al top della classifica troviamo
che più l'acqua è dura e maggiori sono i rischi per la salute.
''Un falso mito che deve essere sfatato'' commenta all'Adnkronos, Paolo
Viola, direttore area tecnica Amiacque, in occasione di 'Dal dire al Fare',
il salone dedicato alla responsabilità sociale d'impresa in corso
all'Università Bocconi di Milano.
L'acqua dura, spiega Viola, ''fa male in una lavatrice perché può
comportare delle incrostazioni di calcare. Dal punto di vista della salute
umana, invece, non ci sono problemi, e lo dimostrano studi dell'Istituto
superiore di sanità: non è il contenuto di sali minerali
che va a nuocere all'organismo''.
I cittadini delle province di Pavia, Milano, Como, Varese, Monza e Brianza,
però, possono stare tranquilli e controllare in bolletta, o anche
sul sito internet dell'azienda, le caratteristiche organolettiche della
propria acqua del rubinetto. L'intenzione, spiega Viola, ''non è
di aprire un confronto con le acque minerali. Amiacque distribuisce un
servizio al quale è collegato un prodotto, ossia l'acqua del rubinetto
che è buona e di qualità e, soprattutto, è garantita
da un sistema duplice di controlli''.
Amiacque è anche impegnata sul fronte dell'uso responsabile della
risorsa idrica, facendosi ''promotrice di tutta una serie di attività
che iniziano dalle scuole''. Partendo dai giovani ''è possibile
intervenire sui comportamenti e modificare quelle prassi quotidiane che
non sono corrette. Inoltre sponsorizziamo eventi e promuoviamo un decalogo
per risparmiare l'acqua nell'uso quotidiano''.
A queste iniziative, ''gli studenti rispondono sempre positivamente e
registriamo una forte partecipazione soprattutto durante le visite guidate
al depuratore delle acque reflue, ossia degli scarichi fognari, perché
è proprio in queste occasioni che i ragazzi riescono ad avere la
percezione di quello che è un ciclo idrico integrato: dalla potabilizzazione
dell'acqua alla distribuzione fino alla restituzione all'ambiente delle
acque reflue''. (www.adnkronos.com)
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