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Francia: Bisfenolo A bandito da contenitori alimentari
E' il primo paese a vietare il prodotto. Bando in due fasi: 2013 e
2015
La Francia vieta l'uso nei contenitori destinati ai
prodotti alimentari del Bisfenolo A, una delle componenti fondamentali
delle plastiche usate per lungo tempo nella produzione di biberon, bottiglie,
piatti e rivestimenti di barattoli e lattine di alluminio. Dopo oltre
un anno di discussioni, il parlamento di Parigi ha dato oggi il definitivo
via libera alla normativa, con un voto unanime al Senato, dopo il passaggio
all'Assemblea Nazionale. La Francia si attesta così' come il primo
Paese ad adottare questo tipo di provvedimento. Il bando scatterà
dal 2013 per i contenitori destinati ai minori di 3 anni e dal 2015 per
tutti gli altri. In particolare, il testo di legge, chiede ''la sospensione
della fabbricazione, dell'importazione, dell'esportazione e dell'introduzione
nel mercato'' di ogni contenitore alimentare contenente Bisfenolo A.
Lo scorso settembre, un nuovo studio realizzato da un gruppo di ricercatori,
coordinato dall'Università della California e pubblicato sulla
rivista dell'Accademia delle Scienze degli Stati Uniti (Pnas), ha confermato
la tossicità di questa sostanza. Mentre l'Agenzia francese per
la sicurezza sanitaria ha ritenuto urgente sostituirlo ''senza tardare''
con altre componenti. Secondo molti ricercatori, il Bisfenolo A crea problemi
endocrini, capaci di modificare il metabolismo e di favorire l'infertilità,
ma anche il sovrappeso e le malattie cardiovascolari. Altri studi dicono
invece che la sostanza aumenta l'ipertensione e l'ansia, o peggio, danneggia
il cervello. In Francia, il divieto del Bisfenolo A nei biberon è
già' legge dal 2010. Ma il nuovo provvedimento estende il bando
anche ai servizi di maternità e neonatologia, includendo ciucci
per bebè e prodotti affini. Quanto al divieto generale, che scatterà
a partire dal primo gennaio 2015, gli industriali volevano più
tempo, giustificando la loro richiesta con la necessità di dover
trovare materiali sostitutivi. Il Parlamento ha ritenuto che il periodo
di due anni sia sufficiente ma ha comunque trovato un compromesso: prima
del primo luglio 2014 - vale a dire sei mesi prima dell'entrata in vigore
del divieto - il governo dovrà consegnare al parlamento un rapporto
sui possibili sostituti del Bisfenolo A, in modo da aiutare l'industria
nella transizione.(Paolo Levi - ANSA).
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