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SALUTE
E BENESSERE
Togliere il sale dagli alimenti allunga la vita
E’ notizia di pochi giorni fa che il famoso Tomato Ketchup della
Heinz ha cambiato la propria ricetta dopo 40 anni di gloriosa storia nelle
tavole degli americani e del resto del mondo: meno 15% di sale. Questo
è uno degli effetti della guerra del sale (“ The salt wars”)che
è appena iniziata negli USA. Dopo l’alcol, il fumo e la lotta
all’obesità, ecco infatti una nuova crociata americana contro
i cibi troppo salati e quindi dannosi per la salute umana, perché
causa dell’aumento della pressione arteriosa e di malattie cardiovascolari.
A farsi portavoce di questa battaglia è direttamente la Food and
Drug Administration che con il Dipartimento dell’agricoltura, si
è posta l’obiettivo di una graduale ma sostanziale riduzione
del sale dai piatti degli americani. A scendere in campo anche altri nomi
illustri come la first lady Michelle Obama ed il sindaco di New York,
Bloomberg, quest’ultimo con l’obiettivo di ridurre del 25%
in 5 anni il contenuto di sale nei cibi confezionati, nella catene di
fast food e nella ristorazione della propria città.
Un’azione congiunta della politica americana che sembra già
aver dato i suoi frutti. Non solo la Heinz ma anche altre multinazionali
come Starbucks, Subways, Mars hanno già annunciato di volersi liberare
dal sodio in eccesso; la Kraft ha già ridotto del 10% il sale in
tutta la produzione americana e la PepsiCo ha creato un nuovo tipo di
cristalli di sodio, usati per le patatine, che riducono la presenza di
sale del 25%.
Si calcola che attualmente ogni americano consuma in media 8-10 grammi
di sale al giorno e che la riduzione drastica del sale potrebbe impedire
531.885 ictus e 480.358 attacchi di cuore nella fascia di popolazione
tra i 40 e 85 anni; un risparmio stimato di 32,1 miliardi di dollari per
il sistema sanitario degli USA. Piccole cose che possono cambiare il nostro
orizzonte e che ci fanno pensare proprio in questi giorni che con un pizzico
di sale in meno ci saremmo risparmiati una finanziaria di sacrifici.
QN La Nazione - rosati@qualivita.it
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