RASSEGNA STAMPA

Pubblicisti, arriva il miniesame
Per diventare pubblicisti occorrerà, oltre a quanto già previsto, frequentare corsi ad hoc e superare un mini esame

La professione giornalistica è profondamente mutata negli anni che sono trascorsi dall’approvazione della legge 69/1963. I principi su cui essa si fonda sono validi oggi come allora, ma la struttura delle redazioni e l’articolazione delle mansioni hanno subito sostanziali modifiche. Per l’accesso all’elenco dei professionisti – in attesa di una radicale riforma da tempo sollecitata da parte dell’Ordine e di altri organismi di categoria – si è provveduto con interpretazioni dell’art. 34 che hanno consentito un più esteso riconoscimento della pratica giornalistica e, contemporaneamente, l’obbligatorietà della frequenza a corsi di preparazione che precedono l’esame.
Procedure nuove risultano necessarie anche per l’accesso all’elenco dei pubblicisti. In particolare perché nel frattempo è stato riconosciuto il loro diritto ad assumere la direzione responsabile di una testata, e a far parte integrante del lavoro redazionale. Pur nella distinzione tra i due elenchi, si è realizzata cioè una convergenza progressiva tra pubblicismo e professionismo; per le responsabilità, il rispetto delle leggi e delle norme deontologiche – compreso il divieto di fare pubblicità – i doveri dei giornalisti sono totalmente identici, senza distinzione tra un elenco e l’altro. Una risposta piena alle nuove esigenze potrà derivare soltanto da una riforma legislativa, tuttavia alcuni adeguamenti risultano possibili anche nel quadro normativo ancora vigente.
Il testo integrale sul sito http://www.fasipress.it/2009/06/pubblicisti-arriva-il-miniesame/