QUALITA', SALUTE, BENESSERE

Presidi di mare presentati a Slow Fish

Il movimento di eco-gastronomi fondato da Carlo Petrini triplica. Oltre ai già conosciuti e consolidati appuntamenti autunnali del Salone del Gusto a Torino e di Cheese a Bra, Slow Food ha organizzato a Genova l'evento Slow Fish - Primo Salone del Pesce sostenibile, una grande manifestazione a livello internazionale dedicata al mondo ittico e alle sue problematiche.

Scopo dell¹evento genovese è stato quello di focalizzare l¹attenzione e promuovere la conoscenza sulle varietà di pesce poco commercializzate ma ottime dal punto di vista organolettico, sulle tecniche di piccola pesca tradizionali e sull¹allevamento ittico di qualità ecologicamente sostenibile.

Uno degli appuntamenti più significativi è stata la presentazione dei nuovi "Presidi del Mare" che toccano tutti i mari del mondo, dall'alto Adriatico al freddo Mare del Nord, dal Pacifico cileno alle coste atlantiche del New England.

I presidi di Slow Food rappresentano dei progetti di tutela e promozione per preservare la piccola produzione agroalimentare artigianale di eccellenza dal diluvio dell'omologazione industriale. In Italia i presidi già in opera stanno arrivando a duecento mentre quelli internazionali sono cinquanta. Durante il salone di Genova sono stati presentati ufficialmente i 14 progetti di tutela riguardanti i pesci, costituiti per aiutare le comunità dei piccoli pescatori, valorizzare i loro prodotti e preservare le antiche tecniche di pesca. Sotto tutela sono finiti prodotti come l'acciuga di Monterosso in Liguria e l'anguilla di Lesina in Puglia, la palamita toscana e i gamberetti di Nassa in Campania. Nel mondo i cinque presidi effettivi riguardano le salacche della Cornovaglia (importate nel nostro paese de più di 400 anni), l¹astice di Oosterschelde in Olanda, l'ostrica cape may salts nel New Jersey, l'ostrica dal bordo nero di Calbuco e il pesce dell'isola Robinson Crusoe, entrambi in Cile.

Stefano Corrada

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