QUALITA', SALUTE, BENESSERE

I SEMI DELLA SALUTE

E' nei semi che si trova la massima concentrazione di valori nutrizionali di ogni pianta. In effetti, per garantire la sopravvivenza della specie, nel seme è presente tutto il codice genetico e tutto il nutrimento necessario per far crescere una nuova piantina sana e robusta.
Numerosi tipi semi vengono usati da millenni, nell'alimentazione umana. Quelli dei cereali come frumento, riso, segale e molti altri sono presenti praticamente in ogni pasto, e anche le leguminose come piselli, soia, fagioli e simili compaiono spesso sulle nostre tavole.
Però forse trascuriamo l'importanza dei semi oleosi, come mandorle, noci, nocciole, semi di girasole, semi di sesamo e simili. Le caratteristiche dei semi sono piuttosto diverse:
I cereali forniscono prevalentemente carboidrati; le leguminose apportano proteine in quantità anche maggiori rispetto alla carne; i semi oleosi, come fa capire il nome, sono particolarmente ricchi di lipidi, anche se in composizione e percentuale diversa.
Un altro particolare: i semi oleosi si possono mangiare crudi! Essi costituiscono uno spuntino ideale, e ne bastano veramente pochi per dare un piacevole senso di sazietà ed una carica incredibile di energia, senza la pesantezza spesso trasmessa da altre "merende". Eccellenti soprattutto per bambini e sportivi.

Troppo "calorici"?
Qualcuno dice di sì, ma … si tratta di un falso problema.
Il conto delle calorie presuppone che siamo delle macchine simili a locomotive che "bruciano" semplicemente, ed è fortunatamente superato da considerazioni sulla "densità nutrizionale". Quest'ultima tiene in considerazione il rapporto dei vari nutrienti, soprattutto di quelli più preziosi come vitamine, sali minerali, oligoelementi, enzimi, acidi grassi, flavonoidi. In altre parole: è decisamente meglio un alimento con un maggiore numero di calorie o joule ma molto ricco di micronutrienti e con buon effetto saziante, rispetto ad uno ipocalorico ma con "calorie vuote", cioè scarso apporto di elementi indispensabili all'organismo e magari, per giunta, poco gratificante. Uno studio condotto su oltre 25.000 americani ha evidenziato che .. l'obesità era meno comune tra chi consuma abitualmente delle noci!
Ebbene, tutti i semi oleosi sono dei super-alimenti, nel senso che apportano sali minerali e oligoelementi in abbondanza; inoltre la vitamina E, un importante antiossidante, e una quantità di fibre tali da favorire un ottimo bilancio finale tra entrate e uscite. Bastano davvero poche mandorle o noci oppure un cucchiaio di semi di girasole o di sesami per darci un piacevole e abbastanza duraturo senso di sazietà e una sferzata di energia.
Il vero asso nella manica però sono gli acidi grassi insaturi essenziali "Omega", dei farmaci a rilascio lento e prolungato che proteggono il cuore e le arterie. Il consumo regolare di semi oleosi (molto ricchi di questi acidi grassi) contribuisce notevolmente ad abbassare il tasso di colesterolo totale, soprattutto quello di LDL (il "colesterolo cattivo"), alzando invece l'HDL, considerato protettore delle arterie.


L'elogio delle noci & Co.
Il nome botanico del noce è Juglans regia, a ricordare (secondo la tradizione) l'origine regale di un vegetale dedicato poi a Giove. Le sue virtù sono tante e tali da farne un alimento eccellente. Numerose ricerche infatti confermano che il consumo di noci, soprattutto in sostituzione di altri alimenti con pari tenore in lipidi, abbassa il colesterolo totale, e in modo particolare l'HDL, il "colesterolo cattivo". A ciò contribuiscono soprattutto i suoi acidi grassi mono- e polinsaturi. In pratica: non consumare le noci alla fine di un pasto abbondante, ma come spuntino o mini-pasto.
Di notevole interesse dietetico sono anche i sali minerali come zinco, rame, ferro, calcio, le vitamine e i flavonoidi.
Ottimo alimento per persone anemiche, indebolite o inappetenti; ben tollerate purché fresche e di buona qualità e ... masticato bene; anche i diabetici possono consumarle.
Le noci sono molto versatili in cucina: come aggiunta alle insalate, nelle salse per condire i primi o per decorare e arricchire le macedonie.
Attenzione all'acquisto: Il guscio molto chiaro indica una lavorazione di sbiancamento che può ledere il prezioso contenuto. Solo un trattamento idoneo garantisce la conservabilità delle noci; prima di acquistarne in quantità conviene assaggiarne qualcuna per essere sicuri che non si siano irrancidite; alla fine dell'estate è meglio … attendere il prossimo raccolto.
Scegliete gusci integri, senza segni di incrinatura o fori (di vermi). Devono essere pesanti e non si deve sentire nessun rumore allo scuotimento, altrimenti l'interno è diventato secco e di sapore cattivo.
Le noci molto fresche, raccolte da poco e non essiccate, sono più tenere e di sapore particolarmente delicato.
In casa, conservare in luogo fresco e asciutto e ... non mettere mai le preparazioni alle noci in recipienti di ferro.

Dai gherigli si ottiene un olio assai pregiato, dal sapore intenso e gradevole, usato sia in cosmesi, sia in cucina e a scopo terapeutico (vermifugo e antiarteriosclerotico). Sembra però che i vantaggi nutrizionali e terapeutici del seme oleoso intero siano molto superiori dei rispettivi oli.


Semi "magri" e dolci: Castagne e marroni
Per molti secoli, le castagne sono state un alimento fondamentale per le popolazioni montane in quanto nutrienti come il pane e più, e soprattutto ricche di sali minerali e vitamine. In tempi di maggiore benessere sono diventate una ghiottoneria, da gustare come caldarroste o marrons glacées; ma ora il loro grande valore nutrizionale si sta riscoprendo.
La parte secca delle castagne è costituita principalmente da carboidrati: due terzi sono amidi e un terzo zuccheri semplici. Quindi i diabetici possono consumarle solo con molta moderazione. Però sono un alimento molto nutriente, energetico e rimineralizzante, adatto per l'infanzia e l'adolescenza, per gli sportivi, gli anemici, i convalescenti e per chi ha difficoltà digestive.
Raccolto da noi nei boschi è un frutto spontaneo, praticamente sempre biologico, cioè cresciuto senza uso di concimi chimici, diserbanti o antiparassitari.
La polpa delle castagne lessate oppure cotte al forno si conserva bene nel congelatore, pronta per essere utilizzata in creme, dolci o minestre.
Ma è eccellente anche cruda.
Insaporire con rosmarino, pinoli, miele, vaniglia, cannella, semi di finocchio, cognac, rum. Usare dall'antipasto al dolce, in ogni tipo di piatto.

La farmacia della zucca
I semi di zucca hanno proprietà rilassanti-sedative, emollienti, blandamente lassative e diuretiche, antielmintiche (vermifughe): Vengono sfruttate da secoli nella medicina popolare, in varie preparazioni, e la loro capacità di prevenire problemi alla prostata rende consigliabile il loro regolare consumo a tutti gli uomini sopra i quarant'anni. Ma anche le donne ne traggono beneficio, perché i semi sono utili nella prevenzione della cistite.
I semi della zucca possono essere lasciati seccare per qualche giorno, poi spellati e mangiati crudi o leggermente tostati (ma senza sale o altre aggiunte) o cotti in forno. La varietà "Cucurbita stiriana" produce semi verdi dal guscio talmente morbido che non occorre spellarli; sono un ottimo snack per grandi e piccoli, si prestano ad essere serviti con l'aperitivo o per arricchire il muesli della prima colazione. Chi vuole essere sicuro di consumare regolarmente una buona dose di semi ricorre anche a prodotti erboristici o integratori alimentari contenenti semi di zucca o un loro estratto, oleoso e/o secco; il nome dei prodotti può contenere le sillabe "prosta" per ricordarne l'uso più noto.
Far cuocere i semi in acqua o latte e bere il decotto, simile ad una orzata, concilia il sonno e lenisce le irritazioni delle vie urinarie.

Semi di pompelmo: è meglio l'estratto
Citrus grandis, Citrus paradisi, Citrus pompelmos: tanti nomi per il pompelmo. La pianta sempreverde, alta fino a 25 metri, è originaria delle isole del Mar dei Caraibi. Tutti conosciamo il succo del frutto; meno noto ma di grandissimo interesse terapeutico è l'estratto ottenuto dai suoi semi e dalle membrane che separano gli spicchi del frutto. Questi sono ricchi di flavonoidi e glicosidi come naringenina rutinoside, didimina, neo-esperidina, esperidina, quercetina, canferolo, apigenina e diversi altri.
L'estrazione avviene per mezzo di macinazione e schiacciamento, con un procedimento brevettato, durante il quale si formano spontaneamente nuovi legami tra gli ingredienti. Sono sopratutto questi ad avere un effetto inibitore su quasi tutti i tipi di batteri, funghi, parassiti e alcuni virus facendone un antimicrobico ad ampio spettro.
Uso esterno: applicare una o due gocce di estratto puro su pelle colpita da micosi o dove minaccia un'infezione (per esempio vesciche del piede), o sull'herpes labiale.
Diluire in acqua per lavaggi dei piedi (azione igienizzante e deodorante), semicupi (contro infezioni vaginali e cistiti), per sciacqui gengivali (contro infiammazioni delle gengive e alito cattivo), per gargarismi (gola arrossata, afonia).
Diluire in olio per la pulizia delle orecchie e per combatterne infezioni di vario tipo (otite) e per l'applicazione su parti delicate di pelle.
Uso interno: Diluire poche gocce di estratto in mezzo bicchiere d'acqua, 2 o 3 volte al giorno, da bere in caso di raffreddore, influenza, infezioni gastro-intestinali, candida albicans e altre parassitosi.
L'estratto ha sapore molto amaro: meglio "buttar giù" la diluizione in un solo sorso, senza pensarci tanto …

Gudrun Dalla Via
(articolo pubblicato su Esthetitaly)



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