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QUALITA'
Il pomodoro giudicato dai consumatori
“Il valore di un’agricoltura sostenibile e della
genuinità del prodotto nella percezione del consumatore”,
la ricerca svolta da Interactive Market Research sui valori di prodotto
nelle conserve di pomodoro e sulla filiera agro-alimentare sostenibile.
La ricerca è nata dall’esigenza,
sentita da Boschi Food & Beverage, di una profonda riflessione sul
settore in cui si trova ad operare col marchio Pomì, superando
decisamente le logiche di marca. L’importanza dei temi trattati
ha acceso l’interesse dell’intero comparto agro-alimentare
richiamando le massime autorità regionali e nazionali del settore.
Erano presenti, oltre agli esponenti delle province del Distretto del
Pomodoro e dei dirigenti del servizio agricoltura dell’Emilia Romagna,
le associazioni di categoria del settore primario. L’analisi di
Interactive Market Research esplora un comportamento di consumo rapidamente
mutato negli ultimi anni: chi acquista tende a dimostrare una crescente
attenzione verso i problemi ambientali, la genuinità dei cibi,
le problematiche legate alla diffusione degli OGM e verso il controllo
della filiera. Le interviste sono state somministrate nel marzo 2008 ad
un campione di 1000 individui formato da persone maggiorenni, residenti
sul territorio nazionale, con quote per sesso, fascia d’età
e area geografica. Naturalità, freschezza e sicurezza sono i valori
chiave associati ad una buona conserva di pomodoro dalla larga maggioranza
degli intervistati. Valori importanti, che incontrano in modo spontaneo
il concetto di agricoltura sostenibile, cioè equilibrio tra metodi
di produzione e rispetto della natura e dell’ambiente, inteso in
senso sociale, etico ed economico.
Ciò che il consumatore desidera è un prodotto naturale,
senza coloranti o conservanti e, soprattutto, senza OGM: nonostante in
apparenza sembri un argomento conosciuto, la ricerca evidenzia come sia
ancora diffusa una conoscenza molto approssimativa del problema. Infatti,
il 71% degli intervistati è in grado di scrivere correttamente
l’acronimo OGM, ma, sebbene il 55% del campione abbia un netto atteggiamento
di contrarietà, una percentuale elevata (33%) risponde “non
so” alle domande legate al tema della salute, rimarcando un importante
20% di disinformati. La freschezza, per la maggior parte degli intervistati,
si esprime, a livello qualitativo, in particolare attraverso la materia
prima, il pomodoro, che deve essere italiano e lavorato fresco, confezionato
in modo da garantire la conservazione nel tempo delle qualità organolettiche
proprie del prodotto. Caratteristiche come la completa assenza di coloranti,
conservanti, la lavorazione da pomodoro italiano fresco e una confezione
capace di garantire il corretto mantenimento del prodotto nel tempo sono
considerate importanti dall’80% del campione.
La netta maggioranza assegna al concetto di filiera tracciata e controllata
un valore concreto che conferma un evidente bisogno di sicurezza: le garanzie
che il produttore dà sul suo prodotto e sulla materia prima impiegata
possono fare la differenza sul mercato. L’ampia maggioranza dei
consumatori, quasi il 72%, è normalmente disposta a pagare, per
un prodotto totalmente controllato, un prezzo mediamente maggiorato del
20/25%. L’agricoltura sostenibile sembra essere un’idea ancora
non del tutto chiara nella mente degli intervistati: per questo risulta
loro più difficile assegnargli un valore concreto. Va però
evidenziato come, leggendo con attenzione i risultati, si possa pronosticare
una crescente attenzione e considerazione verso l’argomento.
Infine non va dimenticato l’argomento packaging, che emerge in più
punti fondamentali della ricerca. Anche se il vetro è, ad oggi,
ancora preferito, gli intervistati riconoscono al brick dei plus significativi,
quali comodità, trasportabilità, riciclabilità, efficace
capacità di conservazione e praticità delle dimensioni.
Ad oggi il 15% dei consumatori intervistati si dichiara sostenitore del
brick in Combibloc o Tetrapak, ma è semplice notare come questo
tipo di pack dimostri un’elevatissima potenzialità per proporsi
come standard anche in questo segmento, come già accaduto, ad esempio,
nei settori del latte e dei succhi di frutta. Pomì si è
fatto promotore di questa iniziativa, di grande interesse scientifico
e sociologico, perché crede nell’importanza di sensibilizzare
operatori e consumatori sul ruolo fondamentale della filiera agro-alimentare
per l’equilibrio naturale dell’ambiente. Boschi Food &
Beverage opera nella solida convinzione che la produzione agro-alimentare
sostenibile sia l’unica risposta alle attuali problematiche del
mondo agricolo e alle crescenti esigenze del consumatore: una svolta ambiziosa
e una sfida entusiasmante che significa un impegno serio e concreto. La
ricerca di Interactive Market Research non va letta come un punto di arrivo,
bensì è una solida piattaforma da cui partire con convinzione
per operare a favore di un cambiamento generale nel modo di fare agricoltura.
Ufficio Stampa
The AD Store Italia
Elena Sbarufatti
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