QUALITA', SALUTE, BENESSERE

LA VERDE VITALITA' DEI GRANI ANTICHI

Progetto Montebello
I colleghi ASA, il pomeriggio del 6 novembre, a Isola del Piano/PU, presso il Monastero di Montebello. Gino Girolomoni presenta il "Progetto Grani Antichi", e Massimo Dolcini l'immagine del progetto. Interventi di Grazia Francescato, Andrea De Carlo, Paola Roman.

Il luogo, la storia
Sull'altipiano delle Cesane, 550 m s.l.m., a 35 km da Pesaro, tra Urbino, Fossombrone e Isola del Piano esiste un vecchio monastero che attualmente viene utilizzato per giornate di studio, visite didattiche ecc.
E' anche la sede della Cooperativa "Alce Nero" che da oltre 20 anni fa agricoltura biologica.
Il monastero risale al 1380 ed è stato fondato dal figlio del Duca di Pisa, Pietro Gambacorta, deciso a fare vita da eremita; venne creato un ordine religioso, quello dei Girolamini, che nel 1600 venne trasferito a Roma. Il convento fu abitato da monaci fino al 1870 e da contadini della zona fino al 1950. Nel 1971, un gruppo di amici si unì in un cenacolo con lo scopo di approfondire le ricerche sulla cultura contadina, in particolare per rendersi conto del perché quei campi erano stati abbandonati da tutti.
Nel 1977 nasce la Cooperativa Alce Nero con l'obiettivo di capire:
se i nostri padri sono riusciti a vivere su queste colline senza l'ausilio delle moderne strutture, noi che disponiamo di molte opportunità in più, perché non dovremmo essere capaci di viverci?

L'avventura del biologico
Oggi a Montebello vive lo stesso numero di persone che vi erano prima dell'esodo dalle campagne, e sulla strada che va da Isola del Piano ad Urbino, 16 aziende agricole su 20 operano secondo le regole del biologico; ci sono poi 5 agriturismi e una quarantina di persone che si dedicano al pastificio, ristorante, negozi.
I prodotti della Cooperativa si esportano anche in Europa, Giappone e USA. Si producono cereali, farine, pasta e leguminose. Gli essiccatoi del pastificio operano a basse temperature (massimo 55°C) come si faceva un tempo, garantendo una migliore qualità della componente proteica, e si usa l'acqua di sorgente, non inquinata perché non vi sono strutture produttive al di sopra del pastificio.


Nuovo logo e simbolo

Il vecchio simbolo del cavallino con la lancia in resta lascerà il posto ad un nuovo logo, dalla grafica moderna, ispirato al monastero visto dall'alto. Infatti è l'antico monastero dal quale partirono le varie iniziative che hanno segnato la collina anche in questi anni. E' anche la conferma di un impegno che vuole "non privare il biologico della sua anima", sempre fedeli a quanto è stato scritto dal notaio sull'atto di nascita della cooperativa: praticare l'agricoltura biologica "per non causare alcun danno alla salute del consumatore".

I grani antichi
Verso la fine degli Anni Settanta, un archeologo distribuì una manciata di grano duro proveniente da una tomba egizia, con un'unica richiesta in cambio: se fosse stato possibile moltiplicarlo, avrebbe dovuto portare il nome della figlia, Graziella, tragicamente scomparsa.
Con molto impegno e alterne vicende, da quel pugno di semi si è arrivati a produrre un quantitativo sufficiente per iniziare un processo produttivo di pasta, chiamata Graziella RA.
(RA nell'antico Egitto era il sole, l'astro che ogni giorno dà vita alla terra.)
Un'altra serie di prodotti pastari è ottenuta da alcuni grani della tradizione, come il Senatore Cappelli, il Duro Lucano e il Saragolla.
I motivi che hanno portato a far rivivere questi grani sono molto seri e convincenti .
Le caratteristiche nutrizionali sono molto interessanti e oggetto di diversi studi, di cui alcuni ancora in corso. Vi sono anche degli aspetti importanti per chi è affetto da allergie o intolleranze alimentari.
I più attenti hanno trovato in questi cereali antichi tornati in vita un collegamento con la Veriditas di Hildegard von Bingen (1098 - 1179), badessa canonizzata, filosofa, scienziata, musicista, poetessa. Tra i suoi studi ancora oggi apprezzati ce n'è uno sul simbolismo/significato dei colori. Per Hildegard, il verde ad esempio è particolarmente significativo, e il termine viriditas è utilizzato per indicare molteplici realtà come la forza vitale della vegetazione, tuttavia riconoscibile in tutti i livelli, fisici e spirituali. Questa forza verde esiste ovunque: nel corpo e nell'anima delle persone, ma anche nei sensi e nella fertilità, nelle opere buone, nella giustizia, sempre secondo Hildegard, ed è pertanto vista come una forza terapeutica: visibile nella crescita della pianta, invisibile in tutti gli altri casi. Da questo pensiero ha tratto spunto il titolo del progetto Montebello "La verde vitalità dei grani antichi" - un progetto originale portato avanti con ammirevoli motivazioni ed idealismo a cui auguriamo ogni successo.

ginodv



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