QUALITA'

Frodi olearie, sequestrate oltre 90 tonnellate

Si è conclusa positivamente l'attività di controllo nel settore oleario condotta dall'Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari insieme a Guardia di
finanza, Corpo Forestale dello Stato, Carabinieri Politiche Agricole,Carabinieri dei Nas, Polizia di Stato e Agenzia delle dogane.
L'indagine, durata due mesi, ha coinvolto alcune regione italiane quali la Puglia, la Campania, la Sicilia, la Calabria, la Toscana e l'Umbria.
I risultati hanno portato il sequestro di oltre 90 tonnellate di olio e scoperti 205 operatori irregolari su un totale di 787 operatori controllati.Tra le irregolarità rilevate l'utilizzo di indicazioni ingannevoli o di improprie designazioni di origine in etichetta; l'assenza di informazioni previste per la categoria di olio; la tentata esportazione di oli adulterati; uso improprio dell'indicazione di origine "prodotto in Italia"; l'assenza di etichetta di alcune indicazioni obbligatorie; il mancato rispetto dei disciplinari di produzione per i prodotti a denominazione di origine protetta; il mancato rispetto delle norme sulla classificazione merceologica degli oli.

La notizia - lanciata nell'edizione delle ore 13 del Tg2 - ha immediatamente fatto il giro degli operatori del settore.

"L'azione di prevenzione ha dato i suoi frutti - dichiara il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro da noi intervistato - e si conferma ancora una volta uno strumento fondamentale. Queste sono operazioni importanti per la tutela degli operatori che rispettano le regole dei consumatori".

"Da sempre combattiamo contro la falsificazione del prodotto agroalimentare italiano - dichiara il Presidente di Buonitalia Emilio De Piazza - e la sofisticazione dello stesso. Una grande vittoria a tutela della salvaguardia delle nostre tipicità".

" Questo deve essere il primo tassello per la lotta contro la falsificazione del comparto oleario - dichiara Flavio Zaramella, Presidente della Corporazione dei Mastri Oleari. La cosa importante adesso è normare il settore con rigide regole comunitarie. Non solo analisi chimico-strumentali serie e vincolanti ma assoluta certezza sull'origine del prodotto".

"Già da tempo l'Associazione Stampa Agroalimentare Italiana ha denunciato pubblicamente il problema - dichiara il Presidente ASA Roberto Rabachino. Confermiamo, come anticipato al Ministro De Castro ed al Presidente di Buonitalia De Piazza, la nostra disponibilità a sostegno della lotta contro le sofisticazioni e gli inganni offrendoci con i nostri associati a supporto della giusta e corretta informazione di settore".

ASA Associazione Stampa Agroalimentare Italiana
L'Associazione dei Giornalisti e dei Comunicatori del settore