MINISTERO PER L'AGRICOLTURA Da Bioagricultura Notizie n.3 del 28 gennaio 2005. Via libera definitivo dell'Aula del Senato al decreto legge sugli Ogm che consente la coesistenza tra le forme di agricoltura tradizionale, biologica e transgenica. Un voto arrivato in tempi rapidissimi e, addirittura, senza relatore: il provvedimento era infatti in scadenza il 28 gennaio. A favore ha votato la maggioranza, Ds e Margherita si sono astenuti mentre i Verdi hanno votato no. Il testo, che porta a firma del ministro Alemanno, consente la produzione agricola attraverso l'utilizzo di Ogm ma previa predisposizione di piani regionali che evitino la contaminazione tra diverse colture. Chi compie contaminazione è tenuto al risarcimento danni. Soddisfazione viene espressa da An. "Finalmente c'è un pacchetto di regole. Si chiude - afferma il senatore Roberto Salerno - un periodo di incertezze. Il governo ha dato prova di un approccio reale e politico per tutelare, senza pregiudizi, l'ambiente e la salute degli italiani". (Apcom) I COMMENTI ALL'APROVAZIONE DEL DECRETO SUGLI OGM CIA. "E' sicuramente un fatto positivo che da' certezze agli agricoltori e garanzie ai consumatori. Tuttavia, ci aspettavamo sicuramente di piu'. Avevamo chiesto dei miglioramenti che non ci sono stati, anzi sono stati apportati correttivi, nell'iter parlamentare, sui quali nutriamo qualche perplessita'". CONFAGRICOLTURA. "Rispettare il decreto, applicarlo procedendo immediatamente agli adempimenti per la redazione dei piani di coesistenza ed indicare un termine, certo ed inderogabile, entro il quale i piani dovranno essere approvati, anche per rendere le norme compatibili con il quadro comunitario". DEMOCRATICI DI SINISTRA. "L'Italia, insieme alla Germania, ha disciplinato il tema della coesistenza tra colture tradizionali e colture che contengono Ogm. E' uno dei primi paesi, a livello europeo, a rispondere alla direttiva europea sulla coesistenza. L'azione parlamentare alla camera e al senato dei democratici di sinistra e' stata determinante per migliorare l'assetto giuridico-legislativo proposto dal governo." FEDAGRI. "E' positivo che il parlamento abbia trovato una quadratura su un tema cosi' delicato come gli Ogm. la conversione in legge del decreto interpreta l'esigenza di una doppia liberta', per i consumatori di scegliere cosa comprare e per i produttori di scegliere cosa coltivare". AIAB. "Gli emendamenti approvati alla camera e confermati al senato hanno migliorato il testo, licenziato dal consiglio dei ministri, ma restano ancora forti elementi di preoccupazione per una reale tutela dell'agricoltura italiana in generale e biologica in particolare. La conversione in legge del decreto sulla coesistenza tra agricoltura transgenica e agricoltura sana ci impegna in un lavoro ancor piu' capillare in ogni regione, per garantire a produttori e consumatori un territorio libero da Ogm." ASSOBIOTEC. "Questo e' un provvedimento oscurantista e anti-coesistenza, che rappresenta un chiaro dispregio nei confronti delle scelte dell'unione europea, le quali come noto hanno indicato nella coesistenza tra le diverse colture il futuro dell'agricoltura'". UNASCO. "La conversione definitiva del decreto sulla coesistenza tra colture convenzionali e biologiche e Ogm fissa un punto di riferimento e sicurezza per gli agricoltori italiani ma anche per i consumatori". ALLEANZA NAZIONALE. "Finalmente c'e' un pacchetto di regole. Si chiude un periodo di incertezze. Il governo ha dato prova di un approccio reale e politico per tutelare, senza pregiudizi, l'ambiente e la salute degli italiani". VERDI AMBIENTE E SOCIETA'. "Si tratta di una vittoria senza precedenti, poiche' il testo approvato ieri dal parlamento assume si' il principio teorico della coesistenza fra colture transgeniche, convenzionali e biologiche, ma sancisce nei fatti che l'Italia e' e rimarra' un paese libero da ogm." GREENPEACE. Il decreto alemanno, che e' stato approvato con lo stesso testo gia' passato alla camera, non prevede una data per il termine della moratoria. "questa e' l'unica vera nota positiva del testo finale del decreto, che va difesa ad ogni costo contro ogni possibile colpo di mano". VERDI. I verdi hanno votato contro anche se "Il Parlamento ha apportato certamente miglioramenti ad un testo del Governo decisamente in contrasto con le aspettative del Paese, ma restano alcuni elementi di grave preoccupazione: dall'assenza dell'obbligo di assicurazione contro i danni a carico di chi coltiva Ogm e gli ostacoli alla delimitazione di aree ogm-free derivanti dal riferimento, nel testo del decreto, alla Raccomandazione della Commissione europea del 23 luglio 2003". (Agrapress) - Torna all'indice di qualità, salute, benessere - Torna all'Indice delle Rubriche |
|||