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QUALITA'
Progetto “360°Bio®”: il via al Vinitaly
All’Italia il primato di vigne biologiche in Europa.
Vino “bio”, la nuova frontiera di Enoteca italiana: pool di
aziende, portale web e “corner” esclusivo. Lo storico Ente
Vini di Siena insieme al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari
e Forestali
Un censimento per disegnare una mappa del
settore in Italia e dare vita ad un pool di aziende nazionali che producono
vino ed olio biologico; un “portale” in Internet, dedicato
al mondo dei vini e dell’extravergine “bio”; la creazione
di un “corner” nelle antiche cantine del ‘500 nella
Fortezza Medicea a Siena, destinato in esclusiva a bottiglie di nettari
prodotti con uve coltivate mediante tecniche naturali e biologiche. E’
quanto ha in cantiere l’Enoteca Italiana (Siena), storico ente di
diritto pubblico al quale fanno capo 600 aziende associate di tutta la
Penisola, con il progetto “360°Bio®”, in collaborazione
con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il cui avvio ufficiale
è previsto nell’ambito del 42esimo Vinitaly in programma
a Verona dal 3 al 7 aprile 2008, dove verrà allestito un corner
informativo sul progetto. Altre iniziative sono poi in programma a maggio
nell’ambito della Settimana Nazionale dei Vini 2008. L’obiettivo
di “360°Bio®” è quello di diffondere la cultura
del biologico, in particolare per quanto riguarda vino ed olio di qualità,
per ampliarne conoscenze e consumi oltre la semplice moda o tendenza.
E con un occhio rivolto alle prospettive del mercato nazionale ed internazionale.
Un mercato quello dei prodotti biologici che secondo l’Ifoam ha
raggiunto nel mondo un volume di vendite nel 2007 pari a 40 miliardi di
dollari (31 miliardi di euro), che entro il 2010 potrebbe sfiorare i 60
miliardi di dollari e che vede l’Europa tuttora leader del settore
ma anche evidenti espansioni a oriente di Cina e India. I dati, emersi
in occasione del “BioFach 2008”, il Salone mondiale del biologico
di Norimberga, confermano il ruolo di punta delle aziende italiane produttrici
di vini biologici (42) che oltre al successo di partecipazione all’evento
- sono risultate seconde per numero solo alla Germania (52) -, hanno conquistato
il primato della superficie coltivata a uva biologica in Europa, con 34mila
ettari, il doppio di Francia e Spagna, a fronte di oltre 30.4 milioni
di ettari coltivati in totale a biologico nel mondo, mentre la quota di
viticoltori “bio” è valutata pari a poco più
del 4% della produzione del Vecchio Continente. Significativo inoltre
è che al BioFach per l’International Organic Wine Award 2008,
l’Italia abbia fatto incetta di “menzioni”; tra i vini
premiati figurano tra l’altro un Brunello di Montalcino, un Nobile
di Montepulciano e ad alcuni Chianti.
Per quanto riguarda il mercato interno, in Italia, secondo il rapporto
Ismea-Ac Nielsen per il 2007, le bevande alcoliche incidono per lo 0.6%
sul totale dei consumi domestici dei prodotti biologici. Tuttavia il vino
“bio” rappresenta il 60% del comparto, con un incremento quasi
del 50% nel 2006 ed un volume delle vendite nello stesso anno, presso
i canali non specializzati, di oltre 1.2 milioni di euro, per una quantità
complessiva consumata pari a 245mila litri. Valutazione, quest’ultima,
che assume particolare importanza alla luce del fatto che la spesa domestica
per l’acquisto di prodotti biologici ha registrato un aumento del
10% nel 2007 rispetto all’anno precedente, nonostante una frenata
dei consumi alimentari in generale. Segnali di crescita economica che
rendono necessari adeguamenti legislativi, come ad esempio quelli previsti
dal progetto “Orwine” attraverso il quale l’Unione Europea
mira a definire un disciplinare sul vino biologico condiviso a livello
comunitario.
Informazioni e modalità di
adesione gratuita:
Segreteria Generale dell’Ente Vini - Enoteca Italiana
dott.ssa Alessandra Panunti
tel.0577/228819
e-mail:segreteria@enoteca-italiana.it
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