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QUALITA'
Riforma Ocm: dal 13 dicembre in etichetta anche indicazioni
su tecniche di pesca
Alleanza Cooperative: “nuove regole
sono volano per rilanciare la filiera ittica”
Dal 13 dicembre 2014 i consumatori potranno leggere in etichetta con quale
attrezzo da pesca è stato catturato un determinato prodotto ittico.
Ma anche, se i produttori lo vorranno, l’esatta provenienza di pesci,
molluschi e crostacei, che saranno riconoscibili non più solo per
zone Fao ma con il riferimento del paese e della località dove
sono stati pescati o allevati. Queste alcune delle novità emerse
in tema di etichettatura nel corso del seminario organizzato dal coordinamento
pesca dell’Alleanza delle Cooperative, in collaborazione con il
consorzio di ricerca Unimar, per approfondire le nuove regole introdotte
dalla riforma sull’organizzazione comune dei mercati (Reg. 1379/2013),
che ha visto la partecipazione di Giuseppe Castiglione, Sottosegretario
di Stato Mipaaf con delega alla pesca; Riccardo Rigillo, Direttore Generale
Pesca e Acquacoltura Mipaaf ; Vicenzo Morante, Capo Reparto pesca marittima
del Corpo delle Capitanerie di Porto. Ad approfondire questi argomenti
sono stati Christian Rambaud- capo Unità DG Mare B.2 Commissione
Europea, Ludovic Schultz – Unità Mercati e Commercio DG Mare
Commissione Europea,Chiara Bacci - Unità Mercati e Commercio DG
Mare Commissione Europea; Mirko Marcolin - Unità Conservazione
DG Mare Commissione Europea.
"Iniziative come il seminario odierno hanno l'obiettivo di creare
un quadro moderno e armonizzato in una ottica di definizione del Piano
operativo nazionale, con un'attenzione particolare alla riforma dell'OCM
che prevede novità per l'Organizzazione dei produttori, per l'etichettatura
e la tutela e valorizzazione dei prodotti stessi. Le nuove regole possono
rappresentare un volano per rilanciare la filiera ittica" commenta
l’Alleanza nel precisare che la riforma si attuerà per gradi,
con misure in vigore già dal mese di dicembre di quest’anno
ed altre che diverranno obbligatorie nel 2016. Punto focale della riforma
il ruolo chiamato ad assolvere dalle organizzazioni dei produttori.
Il Sottosegretario Castiglione ha sottolineato come il confronto e la
condivisione siano fondamentali per una programmazione mirata e per evitare
di disperdere importanti risorse economiche. La collaborazione del Ministero
con l'Alleanza delle cooperative italiane porterà proprio in questa
direzione ad interpretare al meglio le esigenze dei produttori, favorendo
soprattutto l'aggregazione di imprese come strumento fondamentale per
creare nuovi spazi di lavoro. Ha sottolineato Castiglione nel ricordare
che il primo vero tutore del mare, infatti, è il pescatore.
Per il DG Riccardo Rigillo con la riforma dell’OCM si attua una
rivoluzione culturale, che pone di fronte a nuovi scenari: le organizzazioni
dei produttori saranno strategiche in ottica di sostenibilità,
razionalizzazione e gestione dell’offerta. (www.federcoopesca.it)
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