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QUALITA'
Miele, Parlamento UE apre a OGM: allarme Coldiretti
Presto potremmo trovare in commercio miele
contenente polline geneticamente modificato. A lanciare l’allarme
è la Coldiretti in seguito agli emendamenti approvati dal Parlamento
Europeo in Plenaria, in cui si precisa che il polline, essendo una componente
naturale specifica del miele, non va considerato un ingrediente. Secondo
la Coldiretti, non sarà quindi mai necessario indicare in etichetta
la presenza di polline OGM dal momento che rappresenta un valore inferiore
alla soglia dello 0,9% prevista dalla legislazione europea.
C’è dunque il rischio concreto che venga venduto sul mercato
miele con polline OGM senza nessuna indicazione in etichetta. Quest’interpretazione,
secondo la Coldiretti, “non rispecchia la posizione proposta dalla
Commissione Ambiente del Parlamento, in linea con la sentenza della Corte
di giustizia, del 6 settembre 2011, secondo la quale il polline è
un ingrediente del miele e quindi la presenza di OGM va indicata in etichetta.
Il testo modificato della Relazione sulla proposta di direttiva del Parlamento
europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 2001/110/CE del Consiglio
sul miele è stato adottato con 430 voti a favore, 224 contrari
e 19 astensioni. Su richiesta della relatrice, l’On. Julie Girling,
l’Aula ha sospeso il voto finale per dare mandato alla stessa di
negoziare con il Consiglio al fine di raggiungere un accordo in prima
lettura.
La Coldiretti ricorda comunque che in Italia è vietato coltivare
OGM e di conseguenza non è contaminato il miele prodotto sul territorio
nazionale che è riconoscibile attraverso l’etichettatura
di origine obbligatoria. “Un discorso diverso vale per il miele
importato in ingenti quantità da paesi comunitari ed extracomunitari
in cui sono diffuse le coltivazioni biotech come la Cina. L’Italia
– conclude la Coldiretti – importa oltre la metà del
proprio fabbisogno con una produzione nazionale per un valore di circa
15 milioni di chili dei quali circa 2 milioni proprio dal gigante asiatico
con un aumento del 29% nei primi nove mesi del 2013. (www.helpconsumatori.it)
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