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QUALITA'
Formaggi di malga, in arrivo il “distillato”
della biodiversità microbica
Dopo due anni di ricerca e sperimentazione,
condotte dall’Istituto per la Qualità e le Tecnologie Agroalimentari
di Veneto Agricoltura, si è conclusa la selezione di colture microbiche
autoctone da utilizzare nella produzione di formaggi d’alpeggio
bellunesi. I casari possono già richiedere i fermenti autoctoni.
I formaggi di montagna dell’area bellunese potranno ora godere di
una ulteriore valorizzazione della loro tipicità. L’importante
risultato è stato ottenuto con il progetto europeo di cooperazione
transfrontaliera Interreg Italia-Austria “Divers” (Biodiversità
dei sapori della montagna), coordinato dalla Regione Veneto, il cui obiettivo
è stato proprio quello di definire un’impronta inconfondibile
e tipica ai formaggi d’alpeggio. In pratica, i ricercatori di Veneto
Agricoltura mettono oggi a disposizione dei piccoli ma numerosi caseifici
della montagna bellunese una sorta di “distillato” della biodiversità
microbica presente negli alpeggi del territorio, che consentirà
di valorizzare ancor più la loro produzione.
Il progetto “Divers” ha preso il via nell’estate del
2012. Gli alpeggi rappresentativi di quattro diverse aree della provincia
di Belluno hanno dapprima fornito ai tecnici di Veneto Agricoltura i campioni
di latte e cagliate dalle quali selezionare dei batteri lattici. Successivamente,
nel 2013, in ciascun alpeggio sono state condotte delle lavorazioni casearie
con le colture microbiche sperimentali. Sono poi seguite delle attività
dimostrative di produzione e di valutazione sensoriale dei formaggi prodotti.
Assolutamente interessanti i risultati ottenuti dalla ricerca. Grazie
a questo “distillato” della biodiversità microbica,
i caseifici dell’area dolomitica (e non) avranno infatti a disposizione
due miscele di colture microbiche in grado di dare un’impronta positiva
alle proprie produzioni casearie. La restituzione al proprio ambiente
di origine di questi concentrati di biodiversità microbica, costituiti
da batteri lattici selezionati per le loro qualità, si concretizzerà
in processi di fermentazione più rispondenti alle aspettative dei
casari sia in termine di acidificazione che di capacità di contrasto
allo sviluppo di fermentazioni indesiderate.
I conduttori di alpeggi della provincia di Belluno potranno richiedere
la fornitura di fermenti autoctoni per i quali sarà chiesto solo
un contributo a copertura dei costi di produzione, di distribuzione e
di assistenza agli utilizzatori.
Per richiedere i fermenti: Centro Produzione Fermenti, mail: paola.dedea@venetoagricoltura.org;
tel. 0445.802300.
Per assistenza tecnica agli utilizzatori dei fermenti, mail: daniele.slongo@venetoagricoltura.org;
tel. 348.7396756.
Per informazioni: Veneto Agricoltura-Istituto per la Qualità e
le Tecnologie Agroalimentari; mail: angiolella.lombardi@venetoagricoltura.org;
Tel. 0445.802300.
Mimmo Vita
ufficio.stampa@venetoagricoltura.org
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