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QUALITA'
CRA: con il sistema Face la pasta del 2050 al sicuro
dal cambiamento climatico
Il cambiamento climatico è sotto
gli occhi di tutti e sarà sempre peggio. A determinarlo è
anche la concentrazione atmosferica di anidride carbonica, che aumenterà
del 30-40% nei prossimi 40 anni a causa del crescente utilizzo, a livello
mondiale, di carburanti fossili. La CO2, però, è anche la
principale fonte di nutrimento delle piante e il suo incremento se, da
un lato, determina importanti effetti negativi sul clima, dall’altro,
tuttavia, si configura come un fertilizzante per le piante e la produzione
agricola. Ecco perché occorre studiare come le piante coltivate
si adatteranno all’atmosfera modificata e selezionare varietà
che, meglio di altre, siano capaci di crescere e produrre nelle nuove
condizioni climatiche.
Particolari infrastrutture sperimentali, note come FACE (Free Air CO2
Enrichment), permettono di studiare l’effetto dell’aumento
della CO2 atmosferica sulla crescita delle piante, in condizioni agricole
reali, e consentono di avere indicazioni molto precise sull’effetto
di questo componente dei cambiamenti climatici sulla produzione agricola.
Presso Il Centro di Ricerca per la Genomica del CRA di Fiorenzuola d’Arda
(PC) è stato installato un sistema FACE, costruito in collaborazione
con l’Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze, attraverso
un progetto finanziato da alcune Fondazioni bancarie tramite il programma
“Progetto AGER: ricerca agroalimentare”. Al progetto partecipano
anche l’ENEA-Centro di ricerca della Casaccia ed il Centro di Ricerca
per la Cerealicoltura del CRA di Foggia.
Il sistema FACE, installato a Fiorenzuola, rappresenta un’ infrastruttura
scientifica di ultima generazione, l’unica operativa in Italia e
tra le pochissime in Europa, che consente di attualizzare ad oggi condizioni
climatiche che si realizzeranno nei prossimi decenni, una strumentazione
fondamentale per preparare oggi le piante che ci serviranno domani. Questa
infrastruttura, inoltre, rappresenta uno dei contributi italiani all’iniziativa
europea ANAEE (Analysis and Experimentation on Ecosystems, www.anaee.com),
dedicata allo studio dei cambiamenti climatici.
Nel corso di due anni di sperimentazione, il sistema FACE ha verificato
il comportamento di 12 varietà di frumento duro, cresciute in condizioni
di campo in un’atmosfera contenente circa 570 ppm di CO2 (la concentrazione
attesa per il 2050). I primi risultati hanno dimostrato un generale aumento
di biomassa vegetale e di produzione utile (granella), associata ad una
diminuzione del contenuto proteico nella granella, tuttavia, tali risposte
sono estremamente variabili a seconda delle varietà testate.
L’aumento di biomassa vegetale e di produzione è una conseguenza
diretta dell’effetto fertilizzante della CO2. Gli anni 2012 e 2013
e la località in cui è stato condotto l’esperimento
(Fiorenzuola d’Arda, PC) sono stati caratterizzati da ottimali apporti
idrici e pertanto l’effetto fertilizzante della CO2 si è
estrinsecato appieno, con aumenti produttivi che hanno raggiunto, in alcune
varietà, anche il 20%.
La riduzione del contenuto proteico è un dato significativo, in
quanto il livello di proteina rappresenta il principale carattere qualitativo
del frumento duro destinato alla produzione della pasta. In particolare,
il contenuto proteico influenza la tenuta alla cottura della pasta e,
in generale, le paste di alta qualità si caratterizzano per una
percentuale di proteine tra il 13 ed il 14%, rispetto al 12% delle paste
standard. Tutto ciò, considerato l’incremento di CO2 nell’atmosfera,
potrebbe avere un potenziale effetto negativo sulla qualità del
frumento duro. Tuttavia, la grande variabilità trovata nella risposta
all’aumento di CO2 nel set di genotipi analizzati suggerisce che
un lungimirante lavoro di miglioramento genetico potrebbe realizzare nuove
varietà capaci di sfruttare al meglio l'aumento della CO2 atmosferica,
evitando o limitando le conseguenze negative sulla qualità del
prodotto.
Infine, il progetto ha evidenziato come l’aumento della CO2 atmosferica
influenzi, indirettamente, anche la composizione dei microrganismi del
suolo, in particolare di quelli prossimi alle radici delle piante.
CRA - Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione
in Agricoltura
Ufficio del Portavoce – Rapporti con i Media
Dott. Giuseppe Bruni, Portavoce del Presidente del CRA
TEL.06/47836325 Cell. 3664466855
Dott.ssa Cristina Giannetti Giornalista
CRA-NUT Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
tel. +39 06 51494534 cell +39 348 37 00 439
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