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QUALITA'
Progetto Ue monitora a distanza catena freddo panna
e gelati dal trasporto alla distribuzione
Una nuova tecnologia controlla a distanza e in tempo reale la temperatura
di prodotti come panna, yogurt e gelati, dal trasporto alla distribuzione
A testarla il progetto Enbed (www.ecoenbed.com) finanziato dal programma
europeo Ecoinnovation, al quale ha partecipato il Centro di Ateneo per
l'innovazione e lo sviluppo nell'industria alimentare (Caisial) dell'Università
di Napoli Federico II, assieme a due aziende campane (Codap, Enco), ad
una spagnola (Initiativa Innovadoras) e alla capofila, un'azienda israeliana
(Cartasense). "Il progetto europeo è nato in collaborazione
con l'azienda israeliana che ha sviluppato il sistema di monitoraggio
on-line delle condizioni di temperatura e umidità a distanza di
piccole unità di prodotto" racconta Elena Torrieri, ricercatrice
dell'Università di Napoli Federico II. "Noi come partner del
progetto - spiega - abbiamo sviluppato un modello matematico per predire
il tempo di conservazione di alcuni prodotti lattiero caseari in funzione
delle fluttuazioni di temperatura che nella catena del freddo esistono,
legate ai trasporti e ai vari passaggi della piattaforma di distribuzione".
"Nel caso della panna da montare, il progetto ha dimostrato la possibilità
di ridurre di circa il 10% le perdite di prodotto" afferma la ricercatrice.
In una fase pilota la tecnologia di Enbed è stata testata anche
da giganti come la Unilever e l'azienda israeliana punta a diffonderla
a livello industriale, in Italia e in Europa.
Questa soluzione tecnologica consentirà una riduzione delle perdite
di distribuzione dovute allo shock termico, con un notevole risparmio
in termini di energia, acqua e altre risorse. Enbed, costato quasi un
milione mezzo di euro, è stato cofinanziato al 50% dai fondi europei.
(www.ansa.it)
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