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QUALITA'
Ogm, Senato approva all'unanimità la
clausola di salvaguardia
Si tratta di una norma, prevista dalla direttiva Ue del 2001 e già
applicata da vari paesi, che dà la possibilità a uno Stato
di vietare sul proprio territorio la coltivazione di colture transgeniche
nel caso si profilino rischi per la salute o per l'ambiente. Ora tocca
ai ministeri di Agricoltura, Ambiente e Salute
Il Senato ha approvato all'unanimità
un ordine del giorno per la difesa dell'agricoltura italiana dagli ogm
che ribadisce la necessità di adottare la cosiddetta clausola di
salvaguardia. Si tratta di una norma, prevista dalla direttiva europea
del 2001 e già applicata da vari paesi, che dà la possibilità
a uno Stato di vietare sul proprio territorio la coltivazione di colture
transgeniche nel caso si profilino rischi per la salute o per l'ambiente.
La battaglia per l'applicazione della clausola di salvaguardia era stata
lanciata dalla Fondazione diritti genetici sulla piattaforma change. org
e avevano ottenuto 7 mila adesioni in poche settimane. Ora la palla passa
ai tre ministeri interessati (Agricoltura, Ambiente, Salute) che, per
mettere in atto l'indicazione di Palazzo Madama, dovranno emanare
un decreto interministeriale che consenta l'applicazione della clausola
di salvaguardia. "Il voto favorevole alla mozione, che ha visto convergere
i capigruppo di tutti i partiti, accoglie la volontà già
espressa da tutte le Regioni italiane, dai produttori, dai consumatori
e dai firmatari della petizione", ha dichiarato Mario Capanna, presidente
della Fondazione diritti genetici.
Il testo approvato dal Senato impegna il governo a potenziare la ricerca
scientifica pubblica in materia agricola e a "rafforzare la già
efficace opera di monitoraggio e controllo posta in essere con il coinvolgimento
del corpo forestale dello stato, per evitare la contaminazione tra colture
geneticamente modificate e non e per controllare l'eventuale presenza
di sementi transgeniche non autorizzate".
Soddisfatto il mondo agricolo. "Il patrimonio agroalimentare nazionale
è considerato un valore indiscusso in tutto il mondo e gli elementi
che ne determinano il successo devono essere considerati adeguatamente.
Sono convinta che l'agricoltura italiana abbia bisogno di fare leva sui
suoi punti di forza e che quindi la coltivazione di ogm non possa essere
di aiuto al nostro sistema, che si fonda in primo luogo sulla qualità
e non sulla quantità", ha dichiarato il ministro delle Politiche
agricole Nunzia De Girolamo. Sulla stessa posizione anche la Confederazione
italiana agricoltori: "La clausola di salvaguardia contro gli ogm
è essenziale per tutelare la nostra agricoltura diversificata e
di qualità: non abbiamo bisogno di prodotti transgenici".
(di Antonio Cianciullo - www.repubblica.it)

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