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QUALITA'
Troppo bello per essere vero: il caro prezzo della contraffazione
Quante volte capita di imbattersi in prodotti dai prezzi stracciati,
magari con marchi "praticamente" uguali agli originali? Spesso
gli acquirenti pensano di fare un affare, di riuscire ad ottenere un prodotto
mediamente valido ad un prezzo minimo, ma la realtà è ben
diversa.
Per fare il punto della situazione, la Rappresentanza in Italia della
Commissione europea ha di recente organizzato a Roma una conferenza alla
presenza del Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani. Solo in
Europa, questi prodotti contraffatti sono responsabili per una perdita
di oltre 200 miliardi di euro, una dimensione equiparabile al mercato
della droga. Queste cifre continuano ad aumentare: nel 2011, il numero
dei casi di contraffazione rivelati in dogana è raddoppiato rispetto
al 2009. La perdita economica non è però l'unico problema.
Ad allarmare ancor più le autorità è la potenziale
pericolosità di questi prodotti. Secondo stime ufficiali, quasi
un terzo dei falsi è risultato potenzialmente dannoso per la salute
e la sicurezza dei consumatori.
Il mercato del falso non è però solo un pericolo per la
crescita economica e la salute: anche i posti di lavoro sono messi a repentaglio
dalla contraffazione. L'equazione è semplice: il commercio di beni
contraffatti causa una competizione sleale, che mette a rischio le aziende.
Se le imprese vedono ridurre i loro benefici, a lungo termine, rischiano
di dover ridurre drasticamente il loro budget, e quindi di licenziare.
E questo non è tutto: un tasso di disoccupazione più alto
esige una presa in carico da parte del Paese che, unito alla diminuzione
delle entrate statali, ha buone probabilità di tradursi in un aumento
delle tasse per i residenti. A conti fatti, per quanto economico possa
sembrare un prodotto contraffatto, esso è in realtà un freno
alla crescita ed al mercato del lavoro, il cui caro prezzo verrà
pagato dagli stessi cittadini europei, sia in salute, sia in denaro.
Per questo la Commissione europea lotta contro questo traffico illegale
da oltre dieci anni, adottando strategie mirate, concepite grazie ai dati
raccolti dall'Osservatorio europeo che si occupa di questo settore. Lo
scorso febbraio sono inoltre state adottate misure per il rinforzo dei
meccanismi di sorveglianza del mercato unico europeo. Le autorità
locali hanno adesso poteri adeguati, che permettono loro non solo di monitorare
il commercio, ma anche di tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori.
La Commissione ha inoltre preparato un piano per una migliore efficienza
dello scambio inter-statale di informazioni, nonché più
dure e mirate sanzioni volte ai contraffattori.
Fabrizio Spada e Camilla Pedrini
Rappresentanza a Milano della Commissione Europea
T +39 02 4675141
COMM-REP-MIL@ec.europa.eu
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