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QUALITA'
La lenta corsa del biologico globale
È uscito il rapporto 2012 che fotografa lo stato dell’agricoltura
biologica nel mondo: in 10 anni crescita costante ma numeri assoluti ancora
piccoli...
Nel 2010 l'agricoltura biologica
ha rappresentato circa lo 0,9 per cento del totale dei terreni coltivati
sul Pianeta. A renderlo noto è The World of Organic Agriculture
- Statistics and Emerging Trends 2012, ovvero il rapporto pubblicato dal
Research Institute of Organic Agriculture (FiBL) - e rilanciato
dal Worldwatch Institute - che organizza e interpreta i dati globali più
recenti del settore dell’agricoltura biologica, ovvero quelli relativi
al 2010.
Certo la percentuale complessiva, che non raggiungerebbe neanche l’1%,
è ancora una quota minuscola, ma il trend di crescita costante
verificato a partire dal 1999 racconta che l’agricoltura –
altrimenti detta – organica ha triplicato la propria espansione
in circa un decennio e oggi copre 37 milioni di ettari di terreno, includendovi
anche quelli in fase di conversione dall'agricoltura convenzionale. Una
progressione imponente, quindi, ma con una piccola crepa rappresentata
da quello 0,1% di superfici perso tra 2009 e 2010: colpa soprattutto del
calo di India e Cina, in gran parte compensato dalla crescita in Europa.
E quanto ai numeri assoluti, il Vecchio Continente, coi suoi 10 milioni
di ettari coltivati a biologico, segue l’Oceania con 12,1, ma precede
l’America Latina (8,4 milioni di ettari).
Il settore ha ormai radicato gli standard internazionali, e nel 2010 erano
ben 84 i Paesi ad aver attuato regolamenti specifici. Ma va anche sottolineato
che, poiché l’agricoltura biologica si fonda soprattutto
su un sviluppo e un affinamento di pratiche di tipo ecologico –
spesso tradizionalmente già adottate localmente –, in molti
sono convinti che la superficie sostanzialmente aderente ai principi del
biologico sia più di quella certificata. (Corrado Fontana
- www.valori.it)
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