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QUALITA'
Mozzarella di bufala campana e consumatori, parte l’operazione trasparenza
In collaborazione con le principali associazioni a tutela dei diritti
dei consumatori prelievi random e analisi presso un laboratorio tedesco,
sotto il controllo di Federconsumatori, Unione Nazionale dei Consumatori,
Codici e Adusbef“Il nostro primo referente era e rimane il consumatore”.
Un concetto chiaro e preciso quello espresso da Domenico Raimondo, Presidente
del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, nel corso
di un incontro con le principali associazioni che operano a difesa del
diritti dei consumatori. Incontro fortemente voluto dal Consorzio stesso
per avviare un’operazione indispensabile per fornire al pubblico
dei consumatori un quadro reale della situazione in un momento in cui
allarmismo e confusione stanno sconvolgendo il mercato dei principali
prodotti del Sud, creando un effetto domino assolutamente preoccupante.
“Dichiarazioni di pentiti, titoli terroristici, voglia di sensazionalismo
– Antonio Lucisano, Direttore del Consorzio, cerca di fare il punto
della situazione – Nessuno vuole negare la realtà dei fatti
e girare la testa dall’altra parte ma occorre riportare tutto sul
piano della verità. E la verità è che la Terra dei
Fuochi esiste ma i suoi effetti non toccano minimamente i prodotti dei
territori circostanti mentre qui si sta asfaltando l’agricoltura
dell’intera regione campana che invece continua a produrre straordinarie
eccellenze”.
Fortunatamente qualcosa sta cambiando negli ultimi giorni. “Importanti
trasmissioni ci chiedono confronti leali e notizie – rileva Raimondo
– offrendo allo spettatore l’opportunità di approcciare
la questione in modo più realistico. E importanti personaggi come
Oscar Farinetti, patron di Eataly, dichiarano dal salotto televisivo di
Bruno Vespa l’importanza di affidarsi ai marchi DOP, gli unici in
grado di offrire precise garanzie ai consumatori”.
E proprio sul fronte dei consumatori, il Consorzio avvia una interessante
“operazione trasparenza” che verrà avviata nei prossimi
giorni.
“Abbiamo contattato le principali associazioni che lavorano per
la difesa dei diritti dei consumatori – spiega Lucisano –
e chiesto loro di procedere con una serie di acquisti random dei nostri
prodotti. E saranno sempre queste associazioni a consegnarli direttamente
a un laboratorio di analisi tedesco riconosciuto a livello internazionale
che provvederà a effettuare i più sofisticati test, proprio
allo scopo di dimostrare l’assoluta salubrità delle nostre
mozzarelle. La nostra è una sorta di sfida che si basa sulla certezza
del lavoro capillare di controllo che svolgiamo tutti i giorni a tutela
della qualità dei nostri prodotti e, di conseguenza, della salute
dei cittadini”.
Positiva la risposta delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa.
Federconsumatori, Unione Nazionale dei Consumatori, CODICI e ADUSBEF che,
nel dichiarare di ritenere l’operazione un passo importante nella
direzione della chiarezza, hanno posto ben in evidenza quelli che dovranno
essere i principi guida del protocollo d’intesa: autonomia, trasparenza
e onestà.
“Per noi va benissimo così – ha sottolineato il Presidente
Raimondo – ed è un piacere lavorare con delle realtà
come le associazioni a tutela dei consumatori che rappresentano un trait
d’union necessario tra il mondo della produzione e quello del consumo”.
I risultati dell’operazione verranno resi noti al termine delle
analisi svolte dal laboratorio TUV SUD GMBH di Siegen, in Germania.
“La scelta di un laboratorio tedesco – ha concluso Lucisano
– non è certamente dovuta a una scarsa considerazione di
quelli nostrani che anzi, a mio parere, restano tra i migliori. Ci sembrava
però giusto coinvolgere anche realtà straniere, soprattutto
perché quello che sta accadendo evidentemente coinvolge anche i
mercati esteri”.
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