|
QUALITA'
Individuati i geni della texture della mela
Premio SIGA alla FEM. Lo studio dei geni responsabili della
texture consentirà di accelerare la selezione di varietà
croccanti
Poco dopo la notizia del premio vinto dal gruppo di analisi sensoriale,
arriva un altro importante riconoscimento per la ricerca della Fondazione
Edmund Mach di San Michele all’Adige. E anche in questo caso è
la mela a fare da padrona. Lo studio dei geni responsabili della texture,
firmato dai ricercatori Sara Longhi, Marco Moretto, Roberto Viola, Riccardo
Velasco e Fabrizio Costa, ha conquistato il miglior premio SIGA 2013 sul
miglioramento genetico e sarà premiato il 17 settembre, a Foggia,
durante il 57° convegno annuale della Società Italiana di Genetica
Agraria.
Aver capito quali sono i geni responsabili della texture, lavoro facilitato
dal sequenziamento del genoma della mela, permetterà di accelerare
i tempi di selezione di varietà di elevata croccantezza.
"Questo riconoscimento –sottolinea Roberto Viola, dirigente
del Centro Ricerca e Innovazione - testimonia la qualità scientifica
della ricerca "post-genomica" svolta nei laboratori di San Michele.
Dopo aver decodificato il genoma del melo i nostri ricercatori stanno
ora attivamente identificando i marcatori genici dei principali tratti
responsabili per la qualità organolettica del frutto e le proprietà
agronomiche della pianta. Strumenti, questi, importantissimi per l'accelerazione
del programma di miglioramento genetico in corso a San Michele (in collaborazione
con il Consorzio Innovazione Frutta) che ha già in fase avanzata
varietà innovative di sicuro interesse".
“Le future generazioni di semenzali prodotti dalle attività
di miglioramento genetico da questo momento potranno quindi essere selezionate
in anticipo (di diversi anni) per questa caratteristica –spiega
il ricercatore Fabrizio Costa-. Non sarà infatti più necessario
attendere l’entrata in produzione della pianta per valutarne il
frutto, ma basterà selezionare le combinazioni di alleli favorevoli
per la croccantezza ottimale della mela”.
La texture è considerata una delle più importanti caratteristiche
per la qualità del frutto ed è costituita da un complesso
di proprietà acustico-meccaniche. Per la sua analisi è stato
impiegato uno strumento di ultima generazione: il texture analyzer
tramite il quale è stato possibile misurare la texture dei frutti
raccolti da due specifiche popolazioni d’incrocio, la ‘Fuji
x Delearly’ e la ‘Fuji x Pink Lady’. Ognuna di queste
due popolazioni è costituita da circa una novantina d’individui,
dai quali sono stati raccolti almeno cinque frutti rappresentativi/pianta.
Da ogni frutto sono successivamente state realizzate 4 repliche tecniche,
per un totale di venti misurazioni per semenzale. Queste analisi, oltre
a determinare le proprietà meccaniche del frutto, hanno anche permesso,
per la prima volta, di misurare analiticamente le proprietà acustiche
della polpa, valutata finora solamente in maniera soggettiva.
“L’integrazione di questi dati con quelli molecolari delle
due mappe di associazione costruite su queste progenie, ha consentito
l’identificazione degli intervalli associati al controllo genetico
della texture in melo” aggiunge Costa.
Silvia Ceschini
Responsabile dei rapporti con i media
Servizio Sistemi Informativi, Organizzazione e Comunicazione
Fondazione Edmund Mach
T.+39 0461 615126
www.fmach
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|