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QUALITA'
Formaggi DOP: un sistema di qualità che combatte
le imitazioni in tutto il mondo
Agropirateria e „italian sounding“ colpiscono le imprese italiane
sottraendo 60 miliardi di euro al vero made in Italy. Un problema grave
per il settore, ma nessun rischio per i consumatori italiani, grazie ad
un sistema fatto di imprese, consorzi ed organi di controllo che da più
di 60 anni garantiscono la qualità di quel che arriva sulle nostre
tavole. Il punto sulle attività di garanzia anti-contraffazione
è stato fatto oggi a Milano, al convegno „Consorzi di tutela
e lotta alla contraffazione“ organizzato da AFIDOP, l’associazione
che raggruppa i Consorzi di tutela dei formaggi Italiani DOP.
Con 252 prodotti registrati nell’albo europeo ed un fatturato di
circa 12 miliardi di euro, l’Italia è il più grande
produttore del mondo di DOP. Il 55% del valore di questi prodotti è
rappresentato dai formaggi, che assorbono circa il 50% del latte prodotto
nel nostro Paese.Proprio a causa della loro fama, questi prodotti vengono
imitati e i loro nomi sfruttati in tutto il mondo per formaggi che nulla
hanno a che fare con quelli originali. Un business di dimensioni colossali,
che sottrae ricchezza alle imprese e al Paese.Ben diversa appare invece
la situazione in Italia e in Europa: dove da moltissimi anni è
stato messo a punto un sistema che tutela imprese e consumatori. “Il
nostro sistema fatto di imprese, Consorzi ed organi di controllo garantisce
da più di 60 anni che quel che arriva nei supermercati e sulle
nostre tavole è proprio quello che i consumatori si aspettano,
ha affermato Cesare Baldrighi, Presidente di Afidop durante il convegno
“Consorzi di tutela e lotta alla contraffazione”, organizzato
oggi a Milano. E anche l’Europa, dopo aver nicchiato per molti anni,
si è dotata di strumenti che ci permettono di mettere al sicuro
il nostro grande patrimonio alimentare tradizionale.”Stefano Vaccari
- capo Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità
e repressione frodi - ha confermato l’impegno delle istituzioni:
“un impegno che intende tutelare le imprese e i consumatori. Con
i nostri uffici periferici, attivi su tutto il territorio nazionale, operiamo
decine di migliaia di controlli ogni anno, con la preziosa collaborazione
dei Consorzi. Sono controlli mirati, basati su un’analisi del rischio
che ci permette di ottimizzare i costi e l’efficienza della nostra
attività ispettiva.”Di regole ha parlato anche l’on.
Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento
Europeo, che ha sottolineato le novità del Pacchetto qualità
e lo sforzo che l’Europa sta facendo per mettere la parola fine
alle imitazioni. “Con la tutela ex officio abbiamo fornito ancor
maggiori garanzie di qualità ai consumatori europei. Dobbiamo ora
trovare il modo di estendere queste garanzie a tutto il mondo. Per questo
stiamo lavorando ad accordi bilaterali che riconoscano le specificità
territoriali dei differenti paesi. E proprio in queste settimane stiamo
lavorando ad un importante accordo con gli Stati Uniti, ai quali chiediamo
la tutela delle nostre denominazioni e l’abbattimento delle barriere
non tariffarie”.Il convegno è stato chiuso dal presidente
Baldrighi: dobbiamo impedire che i nostri nomi più prestigiosi
vengano usurpati – ha detto - perdendo il legame con le nostre regioni
più belle. Per questo chiediamo che si vada avanti nella via già
intrapresa e di essere aiutati nel far conoscere sempre di più
i nostri formaggi nel mondo. Chi li prova, capisce ed apprezza la loro
qualità e diventa nostro ambasciatore, aiutandoci a difenderci
dalle imitazioni.” (www.fedagri.confcooperative.it)
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