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QUALITA'
I misteri degli Aromi
La legge prevede quattro diciture ma sono complicate e resta
un po’ di confusione
Il tema degli aromi rimbalza sempre
in redazione perchéarrivano spesso lettere con richieste di chiarimenti.
Da quando nel 2011 sono entrate in vigore le nuove normative europee,
le regole pensate per dare maggiori informazioni al consumatore, sono
abbastanza articolate e la loro comprensione non è proprio così
immediata.
Con l’aiuto di Domenico Stirparo, esperto dell’Associazione
Italiana Industrie Prodotti Alimentari (AIIPA), abbiamo redatto questa
nota che dovrebbe chiarire il significato delle varie diciture. Per capire
meglio abbiamo preso come riferimento le quattro scritte che si possono
trovare su un vasetto di yogurt alla fragola (non tutti i vasetti di yogurt
alla fragola aggiungono aromi, ad esempio in Italia Yomo non impiega questi
additivi).
a) “Aroma naturale di fragola”: quando il 95% degli aromi
è estratto dal frutto.
b) “Aroma naturale di fragola con altri aromi naturali”: quando
l’aroma naturale estratto dalle fragole risulta inferiore al 95%
e viene miscelato ad altri, ma il gusto dell’aroma resta quello
di fragola.
c) “Aroma naturale”: è la dicitura utilizzata quando
il gusto è ottenuto da un mix di componenti naturali che non comprende
la fragola, o quando l’insieme di aromi naturali non ha una particolare
connotazione organolettica e pertanto l’aroma finale non è
classificabile nelle due definizioni precedenti (a. e b.). Il caso tipico
è quello dello yogurt arricchito con macedonia di frutta, preparato
con diversi aromi naturali che non rientrano nelle due definizioni precedenti:
una sola componente aromatica presente oltre il 95%, oppure più
componenti aromatiche ma solo un gusto specifico prevalente nel prodotto.
d) “Aromi” è la parola che troviamo sulla maggior parte
dei prodotti alimentari, perché comprende tutti gli aromi natural-identici
(uguali a quelli naturali ma “costruiti” in laboratorio) e
quelli artificiali (costruiti in laboratorio anche con l’impiego
di molecole che non esistono in natura).
La scritta “Aromi” può essere utilizzata anche quando
si usano molecole naturali come quelle descritte nei paragrafi a), b),
c), oppure miscele di queste molecole. Questo accade quando il produttore
non intende indicare sull’etichetta le diciture specifiche previste
dalla norma.
Questo accade per prodotti come le caramelle o le gomme da masticare,
dove l’impiego di diversi aromi naturali comporterebbe la descrizione
in ordine di peso decrescente delle note aromatiche occupando così
troppo spazio sull’etichetta (per esempio: “aroma naturale
di fragola, aroma naturale di banana con altri aromi naturali, aroma naturale
di zenzero, aroma naturale di ribes con altri aromi naturali…”).
(Sara Rossi con la collaborazione di Mariateresa Truncellito - www.ilfattoalimentare.it)
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