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QUALITA'
Controlli alimentari
Regole più semplici e maggiore trasparenza, ecco cosa cambierà
nel pacchetto igiene. Intervista a Silvio Borrello, Direttore generale
del Ministero della salute
Il 6 maggio 2013 la Commissione europea
ha adottato un pacchetto normativo per la revisione delle norme in tema
di salute e sicurezza all’interno di tutta la catena agroalimentare.
Si tratta di cinque atti legislativi per la revisione della legislazione
in materia di sanità animale, salute delle piante, materiale riproduttivo
vegetale, controlli ufficiali e gestione delle spese relative ai predetti
settori. Cinque proposte di regolamento attualmente al vaglio delle
altre istituzioni europee, per le quali la Commissione prevede l’entrata
in vigore per il 2016.
Il Fatto Alimentare ha intervistato Silvio Borrello direttore generale
del dipartimento che si occupa della sicurezza degli alimenti e
della nutrizione del ministero della Salute sulle novità
introdotte nella proposta relativa alle modifiche del pacchetto
igiene (Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio
COM (2013)265 di revisione del – Regolamento (CE) 882/2008).
Perché le istituzioni
europee (Commissione e Parlamento) hanno sentito l’esigenza di proporre
modifiche all’attuale impianto dei controlli ufficiali (reg. (CE)
882/2008 )?
A circa dieci anni dall’adozione del primo atto del “pacchetto
igiene”, il Regolamento (CE) 178/2002, la Commissione europea ha
intrapreso un ulteriore sforzo regolatorio volto a migliorare e razionalizzare
la normativa UE (che attualmente comprende quasi 70 provvedimenti) relativa
all’intero settore agroalimentare. L’obiettivo è di
definire regole più semplici ed intelligenti per elevare ulteriormente
il livello di sicurezza alimentare nell’intero territorio europeo,
garantire processi più efficaci, ridurre gli oneri amministrativi,
aumentare l’efficienza e la trasparenza dei controlli su tutta la
catena alimentare, a vantaggio dei consumatori e degli operatori del settore.
In tale contesto si inserisce la proposta di revisione del Regolamento
(CE) 882/2004 relativo ai controlli ufficiali che sostituirà ed
abrogherà tale provvedimento ed una serie di atti e disposizioni
settoriali. Nell’analisi del testo non si può prescindere
dalla sua appartenenza ad un pacchetto globale che prevede un aggiornamento
normativo di largo respiro in settori quali la sanità animale e
la salute e il materiale riproduttivo delle piante.
Quali sono le principali novità?
La prima è l’ampliamento del campo di applicazione dei controlli
ufficiali. La proposta integra all’interno norme attualmente in
vigore per i controlli ufficiali in settori specifici (quali ad esempio
i residui di medicinali veterinari negli animali vivi, nei prodotti
di origine animale e i controlli in materia di sanità delle piante)
che incidono comunque sulla “filiera agro-alimentare” anche
se in fasi antecedenti o successive. L’obiettivo primario è
dotare le autorità competenti di strumenti in grado di consentire
un approccio integrato dei controlli ufficiali in tutti i settori e garantire
una maggiore armonizzazione affinché questi si svolgano secondo
i medesimi criteri su tutto il territorio UE, con riferimento sia ai prodotti
del mercato interno sia a quelli provenienti da Paesi Terzi. Alla luce
delle recenti emergenze sanitarie (si pensi all’epidemia di Escherichia
coli 2011 o al più recente caso delle “carni equine”)
che hanno travalicato i confini del singolo Paese, la Commissione ha dato
ancora maggior rilevo all’opportunità di uniformare gli standard
dei controlli su tutto il territorio europeo ritenendo essenziale anche
intervenire per migliorare l’assistenza amministrativa transfrontaliera.
Il nuovo regolamento sarà più rigoroso o più
flessibile rispetto al sistema attuale ?
La proposta aggiorna e rende più rigorosi gli strumenti per la
verifica del rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare
per elevare ulteriormente il livello di protezione della salute a vantaggio
del consumatore, ma anche per dotare di un valore aggiunto i prodotti
agroalimentari europei. La garanzia di standard rigorosi di produzione
e di alti livelli di sicurezza è condizione essenziale per promuovere
le esportazioni verso i mercati emergenti dei prodotti agroalimentari
dell’UE. Le nuove regole si basano su criteri scientifici di gestione
del rischio e sull’individuazione di strumenti efficaci, ma anche
flessibili e proporzionati per consentire alle autorità competenti
una più efficiente gestione delle risorse (si pensi ad esempio
alla novità relativa alla non imposizione, in caso di emergenza,
dell’obbligo di accreditamento completo per i laboratori ufficiali).
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